Campagna di sensibilizzazione “Stai con me”

Introdotta dalla comunità educante emergente nei territori coinvolti nel progetto “Un Paese che Educa”, la campagna di sensibilizzazione denominata “Stai con me” si propone di affrontare le sfide legate alla solitudine e all’isolamento sociale dei ragazzi, in particolare nella fascia di età 8-14 anni, ponendo un forte accento sull’importanza delle relazioni nell’ambito della crescita individuale e comunitaria.

Gli attori coinvolti hanno collaborato per creare una comunità attenta all’educazione dei bambini e dei ragazzi e ora lanciano insieme questo primo invito di attenzione al territorio. La campagna, presentata ufficialmente il 28 febbraio, ha previsto una sensibilizzazione a tutti gli attori e agli adulti attraverso diverse azioni. A Ponte in Valtellina e Piateda si sono tenuti dei laboratori rivolti ai bambini delle scuole elementari sul tema delle relazioni intorno a noi. I giovani partecipanti di Penta Piateda, delle classi del 2014, 2013 e 2012, hanno concluso la loro sessione di allenamento con una serata conviviale, seguita dalla visione di un breve filmato focalizzato sul bullismo, l’isolamento e la solitudine adolescenziale. Subito dopo si è svolto un laboratorio seguito da un breve dibattito su tali temi, con la partecipazione di psicologi ed esperti del settore.
Contemporaneamente i numerosi genitori presenti hanno avuto l’opportunità di discutere con esperti gli stessi argomenti, facendo scaturire un interessante confronto su risorse e preoccupazioni.

“Stai con me” rappresenta anche un invito per tutti gli attori formali e informali del territorio che si occupano dell’educazione dei ragazzi a partecipare a questo processo di costruzione di una comunità educante. L’obiettivo è condividere linee di intervento, modalità di lavoro, risorse e opportunità tra persone e organizzazioni che credono nell’importanza di accompagnare la crescita e l’educazione dei giovani.

Il tema della campagna è stato scelto attraverso un dialogo tra gli attori del territorio e grazie anche al contributo di genitori, educatori, allenatori e altre figure chiave consultate tramite un sondaggio.