“Il Bacio”: il cortometraggio realizzato con la pluriclasse di Armento

di

C’era una volta, in un antico borgo di nome Armento, una piccola scuola dove studiavano bambine e bambini di una pluriclasse ormai scomparsa: dopo avere approfondito materie classiche si intrattenevano ancora per immaginare nuove storie bellissime.

A cucirle insieme c’era Francesco che poi le arrotolava e sedeva tranquillo a osservare il mondo dallo spioncino del canovaccio, aspettando che ne arrivassero altre.

Un bambino che ammirava l’immenso paesaggio dalla finestra del suo banco illuminato si ritrovò d’un tratto a immaginare il sonno magico di una fanciulla stregata.

Una bambina invece era sicura che ad addormentarsi era stato un fanciullo e che aveva gli occhi azzurri come il cielo che non poteva più mostrare a nessuno. Non appena se lo ricordò, la bambina perse la memoria.

Francesco non riusciva più a cucire la sua storia! Dovevano proprio andare a cercarla nel bosco e poi risvegliare il fanciullino per custodirlo in una telecamera e magari impedire alla pluriclasse della scuola primaria di Armento di scomparire nel tempo.

Il cortometraggio Il bacio, realizzato dall’associazione Il Bibliomotocarro nell’ambito del laboratorio di progetto “Dalla pagina al mondo” a cura di Francesco La Cava e Domenico Martoccia, è una delle ultime attività svolte dalla pluriclasse della primaria di Armento «che a Giugno chiuderà», come ci racconta la maestra Enza La Rocca, mentre una dolce nostalgia attraversa il suo resoconto entusiasta di questi giorni di creazione, dalla stesura della storia in aula fino agli avvincenti ciak in natura.

Che sia proprio questa la fine della scuola primaria di Armento? Chi lo sa… Forse solo – è il nostro augurio – fino al giorno in cui i bambini della scuola dell’infanzia saranno più grandi e ritroveranno tra i boschi quella memoria perduta che con un incantesimo d’amore risveglierà la bella pluriclasse addormentata.

E rinverdirà Armento, felice e contento.

 

Regioni

Ti potrebbe interessare

Progetto Uno e 7: su Con Magazine arriva il Bibliomotocarro con le sue tre ruote, i libri e il cinema

di

“Entrare con la testa, uscire con gli occhi”, è il nome del laboratorio di animazione cinematografica che gli educatori del Bibliomotocarro portano...

Una video-sintesi del convegno “I racconti di Uno e sette”

di

“[…] insieme abbiamo scoperto la pluriclasse come un modo di realizzare molti dei presupposti della scuola attiva che sui manuali e nelle...

Lucania. La poesia di Rocco Scotellaro prende vita dalle mani e dalla voce dei bambini. Di Erminia Pinto.

di

Tenevamo stipata in un cassetto la dichiarazione d’amore di Scotellaro alla sua terra. Stipata, sì. Il termine è esatto: quelle parole, di...