Cambia lo sport, ma non il gruppo: stare insieme allenandosi
di jonathancooperativa
Tra i laboratori di “Spiccare il volo” del progetto “Un mondo possibile” c’è anche un movimentato, sorridente e coinvolgente laboratorio sportivo, condotto da Enrico Alberton e Francesca Benedetti di Jonathan Cooperativa sociale negli spazi del Centro Giovanile di Bassano.
Enrico Alberton è un preparatore atletico specializzato nella promozione di progetti nel mondo della disabilità, Francesca Benedetti è terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva. In questo progetto si mettono in gioco con un gruppo di ragazzi e ragazze che hanno scelto il laboratorio sportivo per affinità personale o per curiosità. Per l’intero anno scolastico si ritroveranno ogni mercoledì nella palestra del Centro Giovanile di Bassano per affrontare gli sport… da punti di vista creativi.
In questo laboratorio sperimentate sport molto famosi ma in modo… creativo. Qual è l’obiettivo?
E. Lavoriamo con ragazzi e ragazze tra i 14 e i 17 anni, che hanno abilità sportive e relazionali diverse. Il nostro obiettivo è quello di dare al gruppo la possibilità di provare diversi sport, ma soprattutto di stare insieme, senza perdere nessuno per strada: con un approccio creativo cerchiamo di coinvolgerli tutti, così che diventi per loro un piacevole appuntamento a cui non mancare.
F. Al centro c’è la relazione in un contesto regolato e ludico, ma lo sport ci permette anche di lavorare sul cognitivo, perché c’è bisogno di coordinazione, devono gestire imprevisti e sensazioni di fatica o disagio fisico. Non dimentichiamo che per molti di loro questa è una delle prime volte in cui si sentono parte di un gruppo sportivo, perché in un contesto esterno spesso non ne hanno l’opportunità!
Quali sport avete scelto?
F. Per ora nel programma ci sono scherma, calcio, tiro con l’arco, baseball, tennis e arti marziali. Vedremo poi strada facendo se dal gruppo nasceranno curiosità e stimoli diversi!
Ci fate un esempio di come si svolgono le lezioni?
E. Abbiamo iniziato con 4 lezioni di scherma e in quel caso, dato che non capita tutti i giorni di provare questa disciplina, siamo partiti dalla propedeutica per arrivare ad indossare maschera, giubba e pantaloni e cimentarci con le spade elettriche.
F. Il calcio è venuto per secondo ed era necessario affrontarlo in modo creativo: nel gruppo c’è chi non ci ha mai giocato e chi gioca a livello agonistico, quindi era necessario mettere tutti allo stesso livello e riportare il focus sulla relazione.
E. Esatto, per il calcio abbiamo provato a giocare bendati con pallone sonoro e poi abbiamo messo in scena un calcio balilla umano: i giocatori si sono mossi per il campo uniti a due a due, con la necessità di accordarsi sulla direzione da prendere e le azioni da intraprendere.
Per ora da Cooperativa Sociale Jonathan è tutto: torneremo a scoprire le attività di questo laboratorio con la bella stagione, quando le lezioni, tempo permettendo, si svolgeranno all’aperto, sempre negli spazi del centro giovanile!
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