Avanti tutta per “Incursioni”, l’iniziativa di Danseavie Corpo Unico

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Bambine e bambini che giocano durnate attività di teatro danza.

Continua il percorso di teatro – gioco – movimento “Incursioni” di Danseavie Corpo Unico ASD che, superata la metà degli incontri, ci racconta come sta andando.

Il lavoro è incentrato su un testo letterario: Il Mago di Oz, un testo totalmente nuovo per i ragazzi e le ragazze partecipanti.

Nella prima fase il percorso si è concentrato sulla lettura del testo e sull’elaborazione della parte fisica attraverso l’interpretazione dei personaggi: conoscere i personaggi del testo non solo attraverso la lettura e l’immaginazione ma attraverso il corpo, cercando di capire come si muovono nello spazio, che caratteristiche hanno, sentirli vivere dentro di sé e arrivando così a una conoscenza vera – vissuta, non solamente teorica.

La seconda fase del percorso si sta sviluppando attraverso l’analisi emotiva dei personaggi, dei loro stati d’animo, delle loro paure e speranze. Questa fase verrà indagata attraverso il lavoro fisico ma anche attraverso altri mezzi espressivi quali il disegno e la scrittura.  Il lavoro fisico diventa funzionale a dar vita ai personaggi dal punto di vista emotivo.

I ragazzi partecipanti, nonostante le ritrosie e timidezze iniziali, stanno conducendo il percorso con serenità e spirito di collaborazione e partecipazione. Per tutti i partecipanti l’esperienza è nuova, soprattutto perché unisce in sé tecniche diverse prese dalla danza, dal teatro, dal gioco libero per creare un’esperienza innovativa e stimolante.

Attraverso i numerosi lavori di gruppo e di coppia i ragazzi stanno imparando a conoscersi, a interagire, a giocare insieme in maniera regolata, collaborativa ed equilibrata.

Attraverso la tecnica del “tableau vivant” i ragazzi lavorano sulla ricostruzione delle immagini del libro in maniera libera e spontanea, seguendo le proprie intuizioni e guidati solo dalla propria inventiva, utilizzando – oltre al proprio corpo – oggetti, tessuti e qualsiasi cosa disponibile per costruire la scena.

Il lavoro fisico diventa un modo strutturato e guidato per sfogare emozioni, conoscerle e imparare a gestirle.

La relazione è la base attraverso cui si sta sviluppando il percorso e, sicuramente, è l’aspetto su cui si notano maggiori cambiamenti. I ragazzi, dopo alcune resistenze iniziali, adesso sono aperti al confronto con tutti, senza distinzioni di genere o etnia. La fiducia instaurata ha consentito a tutti, anche ai più timidi, di “entrare nel cerchio” e non rimanere mai in disparte o fuori dai giochi.

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