“Tu sei qui con me, io sono qui con te”: Un progetto di solidarietà per i figli di genitori detenuti
di caritasrimini
Il progetto “Tu sei qui con me, io sono qui con te”, selezionato da Con i Bambini nel quadro del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, nasce con l’obiettivo di supportare i figli di genitori detenuti, una tematica spesso trascurata ma che coinvolge molte famiglie in Italia. L’iniziativa mira a promuovere un percorso di inclusione e contrasto alle povertà educative, focalizzandosi sull’ascolto dei minori e sulla presa in carico personalizzata delle loro famiglie. Si propone di comprendere le esigenze dei minori, valorizzando le loro passioni e favorendo una crescita consapevole e armonica. Il partenariato coinvolto rafforza la rete di istituzioni educative e promuove un welfare di prossimità, contribuendo a creare un ambiente di supporto e integrazione per le famiglie coinvolte.
Il 25 novembre, in occasione della Giornata nazionale del Fanciullo e della Povertà, Caritas Rimini ha organizzato il primo incontro pubblico dal titolo “FAMIGLIE A METÀ: essere padri al di là della detenzione”, per riflettere sul delicato tema della relazione affettiva tra genitori reclusi e i loro figli. All’incontro hanno partecipato esperti come la dott.sa Aurora Barbari, psicologa esperta ex. articolo 80 OP e responsabile equipe di progetto, la dott.sa Laura Neri psicologa e psicoterapeuta Ser DP Asl Romagna operante all’interno della casa circondariale di Rimini, Paolo Amadori, volontario penitenziario della pastorale carceraria della diocesi di Rimini e Pasquale Esse, padre di tre figli e ex detenuto ora in esecuzione penale esterna.
Durante la serata, il dott. Massimiliano Alessandrini, dirigente del settore protezione sociale di Rimini, ha aperto l’incontro, mentre la dott.sa Viola Carando ha coordinato gli interventi. Il focus dell’incontro era stimolare la cittadinanza a riflettere su come la comunità possa diventare parte attiva nel supportare i figli di genitori detenuti, favorendo l’inclusione e combattendo gli stereotipi sociali. Diverse voci del pubblico, tra cui quella della dott.ssa Sefora Fattori, responsabile del servizio tutela minori di Rimini, hanno contribuito a un confronto ricco di spunti utili su come alleviare le sofferenze di questi minori.
L’incontro ha messo in luce il ruolo del volontariato e della lettura critica della realtà per rendere la cittadinanza parte attiva e interrogandosi a fronte di un progetto riparatore, portando nuove prospettive sulla detenzione e sulle separazioni familiari.