Il nostro anno a scuola e sul territorio nel segno della co-progettazione Tornasole. Arrivederci a settembre!

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L’educazione all’aperto, i laboratori pomeridiani, lo spazio bimbi, la nuova carta dei servizi, i festival: tra percorsi che si rafforzano e per percorsi nuovi

Roma, 12 luglio 2022 – Un anno denso e intenso che con l’estate vede volgere al termine le attività educative, sociali e culturali che abbiamo sviluppato sul campo nell’ambito della co-progettazione di Tornasole. Dopo due anni di chiusure e riaperture, di ripartenze a metà e di grande sforzo creativo e collettivo per non vanificare i risultati pregressi, siamo tornati a lavorare a pieno regime. Da tanto tempo desideravamo la quotidianità e tornare a lavorare in presenza, per discutere, confrontarci e immaginare insieme quello che sarebbe stato. Il momento finalmente è arrivato e nel corso di questo lungo anno abbiamo avuto la possibilità di rafforzare alcuni percorsi e dare vita a dei nuovi.

Cuore pulsante del nostro lavoro per Tornasole è stata ancora una volta la biblioteca della nostra ÀP – Accademia Popolare dell’antimafia e dei diritti, un luogo all’interno dell’Istituto superiore Enzo Ferrari con molte anime e molte funzioni, dove abbiamo visto genitori e figli crescere insieme, mamme e neo mamme confrontarsi e confortarsi a vicenda, ragazze e ragazzi coltivare le proprie passioni e alunne e alunni stringere nuove amicizie, scoprire storie nuove, migliorare il proprio rendimento a scuola, conoscere ed esercitare diritti e cultura. 

Sul versante delle attività di didattica alternativa, anche quest’anno gran parte del nostro lavoro è stato caratterizzato dai percorsi di educazione all’aperto rivolti agli alunni e alle alunne di prima media e di primo superiore, pensati per facilitare e valorizzare le relazioni attraverso momenti di socialità, la cooperazione tra pari per il raggiungimento di obiettivi comuni, la condivisione di esperienze, l’ascolto, l’apprendimento e la scoperta del territorio.

Malgrado gli alti e i bassi, i protocolli più o meno rigidi, i frequenti isolamenti, le quarantene, le classi ridotte a poche unità in presenza, i tanti alunni a distanza e gli insegnanti stremati dalla burocrazia che si è sommata alla pandemia, forti della sperimentazione che avevamo fatto in pieno lockdown, siamo riusciti a sviluppare un anno di educazione all’aperto ancora più ricco che ci ha visto affiancare durante tutto l’anno gli insegnanti dell’IC Rita Levi Montalcini e dell’IIS Enzo Ferrari con una programmazione condivisa in tutte le sue fasi e adattata alle peculiarità di ciascun gruppo.

Abbiamo coinvolto ogni prima media per circa 40 ore complessive, lavorando sulla gestione delle regole, sulle risorse individuali e di gruppo, sui diversi stili di leadership, sul clima emotivo della classe, sulla capacità di dare e chiedere aiuto, di affidarsi, di sostenere, e di includere costruttivamente gli alunni con disabilità, sempre molto attivi durante tutte le uscite. 

Le narrazioni e le esplorazioni creano sempre la cornice didattica e culturale giusta per il lavoro sulle dinamiche di gruppo, che man mano abbiamo approfondito per dare sostegno agli insegnanti e al loro lavoro, e per farci carico delle piccole questioni fisiologicamente presenti in ogni gruppo classe.

Abbiamo lavorato molto per step e per obiettivi progressivi. I ragazzi e le ragazze hanno imparato innanzitutto a conoscersi e riconoscersi nel passaggio fra un grado di scuola e l’altro. Hanno il quartiere che circonda la scuola, attraversando strade, piazze e parchi. L’ultimo che hanno scoperto insieme a noi in chiusura dell’anno scolastico è stato il Parco della Caffarella. 

È stato un anno pieno di significato, che ci ha permesso ancora una volta di “togliere la mascherina”, anche in senso metaforico, permettendo ai gruppi classe di guadagnare spazi di agibilità e relazioni efficaci, mettendosi alla prova fuori dalla propria zona di comfort.

Contestualmente abbiamo sviluppato un percorso residenziale di educazione civica non formale e riservato un’attenzione particolare al tema delle mafie e dell’antimafia, articolando sul campo un focus dedicato e composto da un ciclo di tre incontri, da 5 e 2 ore, per le quarte classi dell’IIS Enzo Ferrari, volti ad approfondire la conoscenza del fenomeno mafioso attraverso un’opera di memoria, testimonianza e narrazione di storie e contesti: un lavoro che quest’anno ha assunto un significato particolare alla luce della XXVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si celebra ogni 21 marzo e in occasione del quarantennale dell’uccisione di Pio La Torre e del trentennale delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio.  

Parallelamente abbiamo sviluppato la quarta edizione del festival di nuove scritture “Under” per promuovere la lettura e la scrittura a scuola e per avvicinare i giovani che scrivono ai giovani potenziali lettori e – chissà forse un giorno – futuri scrittori. Così anche quest’anno, con la direzione artistica della scrittrice Giulia Caminito, abbiamo portato i libri, le storie e le esperienze di nove giovani autori e autrici sotto i 35 anni in tre scuole e in un centro giovanile del nostro territorio di riferimento: l’IIS Enzo Ferrari, il Liceo Scientifico statale Teresa Gullace, IPSOA Pellegrino Artusi e MaTeMù – Centro giovani e scuola d’arte

Abbiamo attivato grazie alla collaborazione con il collettivo Magville un corso pomeridiano di fumetto per ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 14 anni che ogni giovedì pomeriggio hanno riempito di colore la nostra biblioteca. Li abbiamo visti apprendere le tecniche base del disegno e in particolare del fumetto. Li abbiamo visti fare gruppo e affezionarsi. Abbiamo anche visto nascere nuove amicizie, simpatie e… primi amori.

Anche quest’anno insieme a Il Baule Magico abbiamo dedicato parte delle nostre attività alla fascia 0-6 anni, a partire dalla riattivazione di ÀP Bimbi, lo spazio dedicato ai più piccoli pensato per sostenere lo sviluppo emotivo-cognitivo del bambino/a, rafforzare il rapporto genitori-figli, stimolare nuove curiosità verso il mondo, aiutare il bambino/a a sviluppare le proprie abilità manuali e offrire un sostegno concreto alla genitorialità. Tra gli appuntamenti fissi, quello delle letture ad alta voce del sabato mattina e “Leggimi la città. Mille Storie – Kids Festival”: tre giorni a inizio maggio di letture ad alta voce, laboratori interattivi e creativi, proiezioni, spettacoli e giochi nel segno della multiculturalità e dell’inclusione. 

Abbiamo attivato quattro servizi per il territorioadEst, sportello di accoglienza e orientamento; Giovedì Insieme, sportello di lettura per neo genitori e genitori in attesa; In Ascolto, sportello pedagogico di sostegno alla genitorialità e supporto alle neuro-divergenze; BancoDigitale, sportello dove poter lasciare un pc, un tablet o uno smartphone funzionanti in “sospeso” a supporto didattico dei giovani meno fortunati.

Infine, tra le iniziative organizzate e promosse per la valorizzazione del territorio e il rilancio della periferia, tre momenti pubblici aperti a tutte e tutti per condividere spazi di socialità, fruire della cultura, scambiarsi idee, offrire nuovi punti di vista e guardare insieme al futuro: da Restart! – Festival delle creatività antimafia e dei diritti al Festival teatrale Mauro Rostagno e al festival “Vista Da Qui – La democrazia”, anche quest’anno a Cinecittà la scuola ha fatto cultura in periferia!

Arrivederci a settembre.

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