Detective delle emozioni: il corso al Civiform di Opicina

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Analizzare paura, rabbia, tristezza, disgusto e gioia “con la lente di ingrandimento” di un vero detective, per imparare a riconoscere le emozioni e gestirle dando loro il giusto valore. Questo l’obiettivo del corso “Detective delle emozioni”, avviato ieri al Civiform di Trieste. La cooperativa La Quercia, infatti, ha portato nel centro di formazione triestino un percorso dedicato a 17 allievi tra i 15 e 16 anni per fornire strumenti efficaci ma semplici per vivere al meglio la loro parte emotiva.
Capire le proprie risorse, ritrovarle negli altri ed esprimerle – e non solo “controllarle” – è, infatti,  secondo gli esperti della cooperativa il nodo centrale per uno scambio comunicativo adeguato nei diversi contesti di vita.
    
Nella prima giornata sono stati svolti lavori di gruppo per affrontare diverse “situazioni-tipo” che i ragazzi presumibilmente incontreranno nella loro vita. Le attività hanno aperto la strada alla creazione e condivisione di strumenti utili per risolvere situazioni critiche e sperimentare l’empatia nel confronto con l’altro, sia esso un coetaneo o una persona di diversa età, sia in ambito scolastico sia extrascolastico. L’attività, infatti, risponde a pieno agli obiettivi di Thanks God it’s Monday, che punta a integrare al massimo tempi e modalità di interazione tra scuola e tempo libero.

I ragazzi hanno preso parte a giochi di gruppo e giochi di ruolo, sperimentando sia emozioni positive che negative. Particolarmente avvincente la modalità scelta da La Quercia per avvicinarsi allo stile comunicative dei ragazzi: materiale audio-video per una prima comprensione delle emozioni primarie e secondarie, utilizzo di mappe corporee e immagini facilitanti e materiale multimediale mirato al cooperative-learning: piccoli obiettivi comuni, infatti, permettono di rafforzare la capacità di collaborare per apprendere insieme.

Il primo feedback degli allievi del centro di formazione è stato più che positivo: e non potrebbe essere altrimenti visto che a loro è richiesto una forte partecipazione, fino a giungere alla co-progettazione dei prossimi step del laboratorio.

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