Home-visiting: la testimonianza di un’operatrice

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C. e G. sono due sorelline meravigliose.
La più grande C., ha compiuto 4 anni da qualche giorno mentre G. ha solo 6 mesi.
Le ho conosciute nell’ambito del progetto Teneramente durante l’home-visiting.
Ebbene sì, nonostante i loro volti appaiano sorridenti e radiosi, vivono una situazione familiare un po’ complessa. I loro genitori, una coppia giovanissima, hanno esplicitato una richiesta di aiuto… E sin da subito, grazie al progetto Teneramente e alle qualificate professionalità coinvolte, abbiamo potuto accogliere il nucleo famigliare per avviare un percorso di sostegno.
Così incontro questo nucleo familiare sia a casa, programmando visite domiciliari per aiutare i genitori a migliorare il benessere famigliare, sia nello “Spazio tEssere” allestito in Fondazione Giovanni Paolo II, attraverso percorsi di accompagnamento socio educativo, psicologico e relazionale.
L’home visiting è per me una vera e propria immersione nel loro contesto familiare. Mi permette di affiancare i genitori nelle quotidiane azioni di cura, cogliendo i progressi e offrendo loro un sostegno per fronteggiare le difficoltà e condividere l’accudimento, per proporre modalità diverse di seguire le piccole e mediare i conflitti e, soprattutto, mi permette di garantire un rinforzo dell’autostima dei genitori.
Con un approccio volto alla promozione di processi di resilienza, insieme a tutta l’equipe del progetto, cerco di costruire una serie di interventi coordinati, atti a migliorare le capacità e a proteggere l’infanzia di queste piccole bimbe. Far parte di un processo che mi permette di condurre i bambini e le bambine verso un’infanzia felice, mi rende orgogliosa del lavoro che svolgo.

Cos’è l’home visiting? È una prassi ad ampio raggio di sostegno alla genitorialità, diffusa in quasi tutte le politiche pubbliche di welfare dell’UE, sia in relazione all’assistenza perinatale che, più in generale, all’educazione di bambini e bambine sino all’ingresso nel percorso scolastico.
L’home visiting è dunque uno strumento cruciale anche per identificare in maniera precoce eventuali segnali di disagio intrafamiliare che possono ostacolare il pieno e positivo sviluppo di bambini e bambine o, in situazioni più estreme, essere indicativi di una condizione di trascuratezza o maltrattamento.    

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