Essere in relazione con gli utenti in uno spazio di cura è stimolante e appassionante, talvolta anche doloroso.

di

Maria Concetta, racconta il suo impegno come psicologa nell’ambito dello Sportello psicologico del progetto TenerAmente.

Ricopro il ruolo di psicologa all’interno della progettualità: TenerAmente – Sportello Psicologico, occupandomi di consulenze individuali di sostegno psicologico.

Essere in relazione con gli utenti in uno spazio di cura è stimolante e appassionante, a volte doloroso di fronte a situazioni di intensa marginalità o fragilità.
Mi occupo di accogliere storie e dare loro un significato, per costruire insieme la ricetta finale, utile e funzionale al benessere emotivo.
A volte mi spaventa non poter essere d’aiuto in situazioni emergenziali con una soluzione immediata ma che in realtà richiede inevitabilmente un tempo più lungo, lento e utile, per stare nel qui e ora con l’emotività emergente e non prevedibile.

Il mio ruolo all’interno delle consulenze è comprendere situazioni di fragilità emotiva e, insieme all’utente, cercare nuove lenti con cui osservare le difficoltà più emergenti.

Una delle maggiori difficoltà che riscontro è la resistenza dell’utente ad affidarsi, concedendo l’accesso alle proprie emozioni e, contemporaneamente, restando pazienti nel perseguire un percorso che necessariamente non genera soluzioni immediate.

Riscontro l’utilità del mio lavoro nelle parole sincere di gratitudine e soprattutto, nel cambiamento visibile e osservabile, anche nei gesti e nei sorrisi.

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