Due anni di Sprint!: 2.700 ragazzi per un nuovo modello di scuola

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Milano, 6 set. (askanews) – Quasi 2.700 minori, 505 genitori, 231 insegnanti e educatori, oltre ad una fitta rete di enti e organizzazioni locali, coinvolti tra Milano, Palermo e Brindisi: sono solo alcuni numeri che tratteggiano l’attività di “Sprint!”, il progetto – selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziato da Fondazione Snam – che dal 2019 sperimenta un modello di scuola aperta come strumento concreto di contrasto alla povertà educativa dei minori e di prevenzione del disagio minorile.

Il progetto ha visto come soggetto capofila la cooperativa sociale Spazio Aperto Servizi di Milano, con sperimentazioni anche sui territori di Palermo e Brindisi, attraverso i partner Yolk, Al Revés ed Eridano ed ha coinvolto direttamente scuole primarie e secondarie di I e II grado. A conclusione del progetto, nei mesi di agosto e settembre, 25 ragazzi e ragazze delle scuole secondarie coinvolte nelle attività, hanno partecipato a campus residenziali con proposte laboratoriali e per il tempo libero.

La sperimentazione del modello di scuola aperta durante la pandemia ha posto anche un ripensamento dello spazio fisico della dell’edificio scolastico, che necessariamente ha dovuto uscire dai propri confini per poi farvi ritorno. Una sperimentazione nella sperimentazione con cui la scuola del futuro dovrà prendere spunto anche per implementare nuovi strumenti e modelli per rendere le scuole sempre più aperte al territorio.

A Milano le attività si sono svolte nell’Istituto Comprensivo Ilaria nel quartiere Barona e, a partire dal 2021, anche nella Scuola Secondaria Rinascita dell’Istituto Comprensivo Nazario Sauro nel quartiere Giambellino. Le attività, totalmente gratuite, hanno coinvolto nel capoluogo lombardo complessivamente 1540 minori. Di questi, 865 hanno partecipato a corsi sportivi svolti a scuola in orario extrascolastico, laboratori sull’affettività svolti in orario scolastico in alcune classi della scuola primaria e secondaria, oltre ad un laboratorio dedicato a bambini e bambine ucraine accolti a scuola. 675 Sono stati invece i beneficiari dei campus estivi 2020-2021-2022.

Sono stati inoltreraggiunti 420 tra genitori, insegnanti e operatori attraverso percorsi di formazione e consulenze pedagogiche.

“La sperimentazione di Sprint! ha confermato che gli enti del Terzo Settore possono giocare un ruolo fondamentale come facilitatori e portatori di competenze nell’ampliare l’offerta formativa delle scuole, perché conoscono i territori e i bisogni delle famiglie che intercettano nel loro lavoro quotidiano – dichiara Maria Grazia Campese, presidente di Spazio Aperto Servizi – Queste sinergie si sono rivelate una chiave di successo per il coinvolgimento di bambini e ragazzi, ma anche di genitori che in altro modo non avrebbero accesso a queste opportunità. È questo il nostro modello di scuola aperta e di comunità educante dentro e fuori gli istituti scolastici, in particolare nelle scuole di periferia dove diventa fondamentale offrire ai ragazzi e alle famiglie del quartiere proposte formative qualificate e qualificanti e facilmente accessibili”. “Esperienze come ‘Sprint!’ sono esempio virtuoso di sinergia tra Terzo Settore, Istituzioni, educatori e famiglie: affrontare la povertà educativa e promuovere progetti per contrastarla con collaborazioni fra diverse realtà è una scelta certamente efficace – sottolinea la Vicesindaco e Assessore all’Istruzione Anna Scavuzzo – Il numero di bambine e bambini coinvolti è importante, e si somma a quello di famiglie, ragazzi e insegnanti, segno del grande lavoro svolto. Le azioni che ampliano l’offerta formativa e le occasioni educative creano nuove reti di relazioni e sono importanti soprattutto per bambini e ragazzi che vivono in contesti difficili: l’impegno non manca, e dobbiamo proseguire per dare a tutti e a ciascuno occasioni educative di qualità”.

“Il successo di ‘Sprint!’ – sostiene Sofia Maroudia, direttrice di Fondazione Snam – testimonia l’efficacia delle sinergie tra istituzioni, enti del Terzo Settore e mondo della scuola nel contrastare la povertà educativa, uno degli ambiti d’azione prioritari di Fondazione Snam, costruendo comunità educanti in grado di integrare al meglio gli strumenti a disposizione dei ragazzi. L’importanza di questa iniziativa, che abbiamo sostenuto con convinzione, è risultata più che mai evidente alla luce delle difficoltà legate al periodo di pandemia, durante il quale abbiamo lavorato fianco a fianco con i nostri partner per offrire il massimo supporto agli istituti protagonisti dell’iniziativa”.

“Il progetto Sprint!, da nord a sud, evidenzia come è fondamentale che attorno e insieme alla scuola si costruisca una strategia educativa efficace e condivisa, che coinvolga genitori, terzo settore e istituzioni pubbliche e private – commenta infine Maria Pia Chiappiniello, coordinatrice delle iniziative in cofinanziamento di Con i Bambini-impresa sociale – È prioritario che la comunità educante prenda sempre più consapevolezza delle proprie risorse e della propria responsabilità educativa e costruisca delle alleanze territoriali stabili per rispondere in modo integrato alla pluralità e alla complessità dei bisogni dei bambini e dei ragazzi, in particolar modo di quelli più fragili. Non si parte da zero: vanno consolidati ed estesi modelli che già dimostrano buoni risultati, come i 400 cantieri educativi con oltre 7.000 organizzazioni al lavoro e promossi dal Fondo nazionale di contrasto della povertà educativa minorile”.

FONTE: Due anni di Sprint!: 2.700 ragazzi per un nuovo modello di scuola (askanews.it)