Donne vittime di violenza, a Palermo gli studenti colorano di rosso 14 panchine di Piazza San Francesco
redattoresociale.it |
PALERMO – La storica piazza di San Francesco di Paola di Palermo si è tinta di rosso in memoria di 14 donne vittime di violenza. A loro sono state, infatti, dedicate 14 panchine – presenti dentro lo spazio verde della piazza – dipinte di rosso dai giovani del liceo delle Scienze Umane e Linguistico Danilo Dolci. Durante l’incontro, avvenuto questa mattina, sono state raccontate dai giovani 7 delle 14 storie. Tra le testimonianze, quella di Daniela Carlino che, come nipote, ha ricordato la morte di Antonietta Giarrusso, uccisa con 27 coltellate nel 2012, in pieno giorno, in via Dante, dentro il suo negozio di parrucche. All’evento sono intervenuti, oltre ai giovani di due classi, il vicesindaco Fabio Giambrone e l’assessore alla cittadinanza solidale, Cinzia Mantegna.
L’iniziativa è stata organizzata dalla sartoria sociale Al Revés (cooperativa sociale) in collaborazione con il liceo delle Scienze Umane e Linguistico Danilo Dolci, l’enoteca Butticé e il Parco delle Magnolie, nell’ambito del progetto nazionale triennale “Sprint! La scuola con una marcia in più” dedicato al contrasto alla povertà educativa e per la riqualificazione civica, sociale ed educativa di contesti urbani periferici, sostenuto da Fondazione Snam e Con i Bambini di Fondazione con il Sud.
Grazie al progetto Sprint!, avviato nell’anno scolastico 2019-2020 nelle città di Milano, Brindisi e Palermo, gli studenti e le studentesse del liceo Danilo Dolci di Brancaccio hanno studiato e approfondito i temi legati alla violenza di genere, venendo a conoscenza di alcune storie di donne, siciliane ma anche del resto d’Italia, che sono state brutalmente uccise. A conclusione dell’evento in ogni panchina sono stati deposti dei fiori freschi e alcuni di cartapesta realizzati dagli studenti della scuola De Cosmi.
“Per motivi di tempo, non abbiamo potuto leggere tutte le 14 storie ma l’iniziativa è in memoria di tutte le donne italiane vittime di femminicidio – ha detto Silvia Buzzone, referente di Al Revès -. Quello di oggi è stato uno dei momenti significativi di un progetto molto bello e impegnativo che abbiamo con i giovani del liceo. In memoria delle vittime, con noi abbiamo avuto la nipote di Antonietta Giarrusso che da anni si batte per cercare di fare luce sulla morte della zia che ancora non ha un colpevole. L’iniziativa per noi è di grande valore perché si completa di tanti aspetti, tutti molto belli e molto significativi. Il primo è quello della sensibilizzazione sul tema della violenza di genere. Il secondo è il valore educativo che si cerca di trasmettere ai ragazzi e alle ragazze, alcuni dei quali si sono impegnati in prima persona per dipingere queste panchine. Il terzo è la valenza civile dello spazio che è stato recuperato e curato anche da privati cittadini, come il proprietario dell’enoteca, per essere restituito a tutta la città”.
Durante il progetto, guidato dalle docenti e dagli operatori di Al Revés, i giovani hanno svolto un lavoro di ricerca e documentazione per ricostruire le vite di queste donne. A tutti i presenti è stato distribuito un opuscolo contenente le 14 storie su cui hanno lavorato gli studenti e le studentesse.
L’obiettivo principale del progetto Sprint! è quello di creare una scuola connessa con il territorio che la circonda, sul modello delle ‘scuole aperte’, che prevede l’estensione delle attività educative al di fuori dell’orario didattico, affinché queste realtà possano diventare dei significativi presidi di socialità: luoghi di inclusione e di contrasto all’emarginazione, al degrado e alla criminalità giovanile.
“La nostra comunità scolastica – ha detto il dirigente del liceo Danilo Dolci, Matteo Croce – si è impegnata moltissimo sul tema dell’equità di genere, avviando percorsi di responsabilizzazione e di educazione al rispetto universale della dignità umana. Il progetto creativo e sociale delle panchine rosse – che abbiamo portato anche all’interno dell’istituto con una panchina intitolata alla vittima diciassettenne Roberta Siragusa – rappresenta solo una tappa di un impegno più articolato e strutturato, iniziato quasi tre anni fa con il progetto Sprint!”.
Tra i promotori dell’iniziativa ha dato il suo contributo anche Giuseppe Bonomo, titolare dell’enoteca Butticé che si affaccia proprio su piazza San Francesco di Paola. Il commerciante palermitano, nel corso degli ultimi due anni, si è fatto carico in prima persona di recuperare la piccola villetta, piena di alberi centenari, che sorge nella piazza, trasformandolo a poco a poco da un luogo abbandonato e pieno di rifiuti a bene di tutta la collettività.
Hanno partecipato all’incontro – condotto da Rosalba Romano (socia fondatrice e volontaria di Al Revés): Annamaria Picozzi (magistrato e consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e ogni forma di violenza di genere), Teresa Re (avvocato penalista e membro del Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo), Marco Frasca Polara (presidente dell’ottava circoscrizione) e padre Antonio Porretta (parroco della chiesa di San Francesco di Paola).