STARGATE: nuovi Ponti attraversati

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Avviata anche quest’anno, nonostante le restrizioni dettate dal Covid-19, l’esperienza dei “Progetti Ponte”, una delle azioni educative messe in campo dalla Cooperativa Sociale “Il Cantiere”, in raccordo con l’Osservatorio Nuove Generazioni dell’Ambito Basso Sebino. Lo scopo è contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica negli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado.

La proposta di ingaggio è stata raccolta da 7 ragazzi/e, indicati come quelli che avrebbero potuto “non vedere l’ora” di chiudere il proprio tragitto scolastico. In particolare chi, non vedendo riconosciuti né sforzi né competenze, stava entrando in una logica di demotivazione.

Si è rilevato ancora che:

  • il passaggio da una scuola ad un’altra, viene rappresentato con un carico di aspettative, preoccupazioni ed incertezze che accentuano i dubbi circa le proprie capacità e adeguatezza nei confronti delle richieste della nuova scuola;

  • c’è una fatica a proiettarsi, da subito, in una possibile prosecuzione del percorso scolastico per chi pensa di non aver carte da potersi giocare in futuro e teme di non disporre dei mezzi per affrontare un istituto superiore.

A fronte di queste condizioni, è riapparso il rischio dei non pochi ragazzi che scelgono la scuola superiore basandosi sulla “comodità” (è molto vicino a casa, non dovrò svegliarmi presto la mattina, ci andranno tutti i miei amici), senza esplorare desideri e competenze, finendo così per accrescere demotivazione ed esporsi alla possibilità concreta di abbandono scolastico con il compimento dei 16 anni.

Per cercare di fare ordine tra le numerose perplessità e contrastare il rischio di impoverimento educativo dei ragazzi, il Progetto Ponte ha offerto anche quest’anno l’opportunità di svolgere un percorso all’interno dell’Istituto Superiore locale, con l’obiettivo di riscoprire abilità poco manifeste e sperimentare con mano cosa significhi, concretamente, inserirsi in un nuovo grado di scuola.

In particolare, il Progetto Ponte si è articolato nelle 3 tappe canoniche:

1. ingaggio: si sono conosciuti i/le ragazzi/e, si è presentato loro il progetto e si è lavorato su aspettative, desideri, fatiche e motivazione;

2. percorso a scuola: i ragazzi hanno avuto accesso, quest’anno, solo all’Istituto Superiore locale, hanno frequentato lezioni e laboratori e si sono interfacciati, evidentemente in forme contratte a causa delle misure sanitarie, con alunni e professori, per vivere con mano la “giornata-tipo” di uno studente delle scuole superiori;

3. restituzione: è stata rielaborata l’esperienza, esplorando aspetti positivi e negativi ed indagando se le aspettative sono state soddisfatte e le eventuali preoccupazioni risolte.

E’ stato prodotto un “blasone delle competenze”, nel quale, studenti/esse, hanno riportato il bilancio delle competenze/motivazioni, riviste o scoperte in corso d’opera.

                                                       

Per i/le 7 coinvolti/e è stata occasione per prendersi del tempo, per conoscersi meglio ed aprire gli occhi su se stessi, per confermare certezze, chiarire qualche dubbio e scoprire cose nuove. Anche per questa edizione non sono mancati studenti che al termine del Progetto hanno rivalutato le loro posizioni, prendendo atto che, le loro idee sul futuro, potevano essere riviste e le carte in tavola rimescolate. Altri hanno invece confermato le loro posizioni, si sono sentiti più sicuri e motivati, riuscendo a mettere in campo competenze fino a quel momento mai utilizzate in ambito scolastico.

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