SME: ECCO L’INDAGINE CONOSCITIVA SUI CENTRI STABILI
di csen
COMPRENDERE “LO STATO DELL’ARTE” NELLE REGIONI COINVOLTE
PER AVVIARE IL PERCORSO VERSO L’OBIETTIVO PRINCIPALE DEL PROGETTO
Monitorare al meglio le regioni coinvolte per comprendere dove e come migliorare. E, se necessario, dare una sterzata per accelerare tempi burocratici e organizzativi. Con questo obiettivo è partita, nei giorni scorsi,l’indagine conoscitiva del Progetto SME, progetto selezionato da Con i Bmabini nell’ambito del Fondo per il contrastodella povertà minorile, per comprendere a che punto sia la costituzione di Centri Stabili di Promozione Educativa su tutto lo stivale.
Basato sul gioco degli scacchi mai realizzato in Italia. Coinvolge circa diecimila minori dai 6 ai 14 anni e ben quattordici regioni italiane (Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Lazio, Umbria, Abruzzo, Marche, Emilia Roma gna, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia). Su queste, ventitre istituti scolastici, quattordici associazioni sportive, dieci organizzazioni del Terzo Settore.
“Al termine dei tre anni di attività, l’obiettivo tangibile sarà l’apertura di luoghi di aggregazione giovanile in rete con le risorse locali del territorio – precisa Andrea Bruni, Responsabile Nazionale del Progetto – riuscire a costituire in ogni Regione un Centro Stabile di Promozione Educativa è un passo in avanti per creare punti di aggregazione in grado di offrire ai ragazzi e alle ragazze un’occasione quotidiana di crescita condividendo e sviluppando le loro passioni”.
Nelle scorse settimane si sono accesi i riflettori su cinque delle 14 regioni coinvolte. Ecco la situazione:
“In Sardegna, già dalla stagione passata avevamo adocchiato la biblioteca comunale di Sennori, piccolo centro del sassarese – fa sapere Sebastiano Paulesu, Responsabile del progetto sul territorio isolano – qui, da qualche giorno ogni venerdì, dalle 16 alle 19, proponiamo le nostre attività. A novembre, la stessa proposta sarà offerta a Sorso, sempre nella biblioteca comunale, altro centro turistico di primo piano del nord Sardegna”
In Umbria invece ? “Il Centro Stabile è in programmazione – assicura il Responsabile Regionale SME Alessio Sugoni – abbiamo creato tutta l’impalcatura. Abbiamo individuato la sala della biblioteca comunale di Amelia, luogo centrale, e frequentato e particolarmente adatto allo scopo. Sarà aperto, a aprtire da gennaio 2023, il sabato pomeriggio”.
Nella capitale lo specchietto è offerto dall’apprezzato Maestro Paolo Andreozzi, referente regionale Lazio e punto di riferimento per tutti gli appassionati della scacchiera. “La nostra è una situazione dinamica – dice – stiamo lavorando per organizzare almeno due centri stabili. Il primo entrerà in funzione dal 1 gennaio nei locali del nostro circolo, la Scuola Popolare di Scacchi di via Irpinia 24. Il secondo, a seguire, sarà ancora più prezioso per la sua strategica vicinanza alle scuole”.
“In Sicilia, invece, la situazione è la seguente – fa sapere il Responsabile Regionale Riccardo Merendino – abbiamo come Centro Stabile il bene confiscato alla mafia di via De Gasperi 53. L’Attività partirà entro metà novembre perché ora la scuola, distante appena 100 metri dai nostri locali, ha finalmente aperto i cancelli dell’attività pomeridiana. Sarà agevole organizzare tutto ogni sabato pomeriggio”.
A chiudere questa prima tornata di analisi ci pensano William Tornione e Luigi Caggiano, portavoci, rispettivamente, di quanto sta accadendo in Piemonte e Basilicata. “Abbiamo aperto il nostro centro all’ Oasi Giovani di Savigliano, una onlus nostra partner del progetto – fa sapere Torrione – l’apertura dei cancelli è datata inizio giugno scorso. Per fare il bilancio occorrerà attendere qualche mese. Intanto facciamo attività tutti i sabato dalle 15 alle 18”.
“Siamo stati i primi ad aprire lo scorso 17 marzo – la chiosa finale di Caggiano – il centro stabile di via
via Maratea 40 a Potenza è ormai una certezza. Abbiamo due corsi per adulti e bambini che presto diventeranno quattro. Siamo vicini alle scuole e questo facilita non poco la curiosità di numerosi adulti e ragazzi”.
Il progetto SME è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org.
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