Incontri – Tra scrittura e improvvisazione: scrivere la musica con il musicologo Giovanni Bietti

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Il programma di Skillellé. Pronti per il mondo si arricchisce di un ciclo di appuntamenti di speciale suggestione e interesse, aventi per tema la musica e i modi affascinanti e complessi del suo generarsi e rigenerarsi. In preziosa collaborazione con la 37° edizione del Festival Internazionale Jazz in Sardegna – European Jazz Expo 2019 – in scena a Cagliari dal 30 ottobre al 2 novembre prossimi – la vivace cornice di Skillellé apre i suoi incontri con il pubblico alla straordinaria capacità compositiva e narrativa del Maestro Giovanni Bietti. Pianista, compositore e musicologo di riconosciuto valore internazionale, voce nota della seguitissima e longeva iniziativa di divulgazione musicale in onda su Rai-Radiotre “Lezioni di Musica”, Giovanni Bietti incontra il pubblico di cultori, di appassionati e anche soltanto di curiosi in un ciclo di 4 incontri dal titolo TRA SCRITTURA E IMPROVVISAZIONE, ospiti della Sala M2 del Teatro Massimo di Cagliari nelle giornate di giovedì 30 ottobre e venerdì 1 novembre, alle ore 11.00 e in un doppio appuntamento nella giornata di sabato 2 novembre, alle ore 11.00 e alle ore 18.00. A interagire con la sua narrazione e ad animare musicalmente lo spazio di incontro saranno i compagni di viaggio della formazione Open Trios: Luca Caponi alle percussioni, Pasquale Laino al sax soprano e Alessandro Gwis al piano.
Scrivere la musica. Questo il tema degli approfondimenti proposti da Giovanni Bietti: confrontarsi con la complessità di tradurre in inchiostro e carta l’estemporaneità della combinazione di suoni che si generano nella mente del compositore. È un tema antico, che nel tempo ha visto celebri musicisti, da Mozart a Beethoven, confrontarsi con questa difficoltà percepita quasi come insuperabile: rendere materica la musica, tradurla in un codice e fissarla su uno spartito, lottare in animo con l’estemporaneità che caratterizza tanta parte della sua creazione e rinunciare – questo sembra accadere – alla freschezza data dalla sua estemporaneità. Esiste una distanza tra scrittura e improvvisazione, uno spazio di crisi che mette alla prova la creatività del compositore, che lo costringe a confrontarsi con il movimento, forse autenticamente innaturale, di intrappolare su un foglio l’imprevedibile guizzo di ciò che nasce senza calcolo e senza metodica riflessione. È ancora oggi uno dei grandi temi della musica, efficacemente esemplificato dalle sfide del jazz estemporaneo: il corpo e la sensibilità di chi compone lottano insieme contro la volontà di stabilizzare e fissare in sequenza di note ciò che fuoriesce per improvvisazione. Una fatica, quella descritta, che può dirsi a sua volta generativa: un passaggio tra dimensioni e stanze differenti del creare, un pensiero che si interroga su cosa sia la musica, nel suo nascere e nel suo rinascere ogni volta, a ogni sua esecuzione. Giovanni Bietti interroga dunque le persistenze nel tempo, le connessioni che mettono in profonda relazione ciò che è stato suonato con ciò che ancora suoniamo, e che suoneremo, domani. Il suo sguardo sul mondo articolato della composizione musicale ne propone una visione organica: un sistema è vivo se sono vive le parti che lo costituiscono, e se a ciascuna parte è riconosciuta libertà e specificità di voce. Come un’orchestra, corpo unico di singoli strumenti in dialogo e confronto reciproco, così la creatività compositiva si nutre di capacità inclusiva e di accoglienza delle differenze, di distanze percorse e di ricchezza concepita come incontro e come relazione che si rinnova, irresistibilmente.

Giovanni Bietti  – Considerato uno dei migliori divulgatori musicali italiani, è compositore, pianista e musicologo. È consulente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma ed ha insegnato Composizione al Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Catania ed Etnomusicologia all’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. Tiene regolarmente concerti-conferenze, direttamente al pianoforte, nei più prestigiosi enti musicali italiani fra cui: Teatro alla Scala, Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Regio di Parma, Teatro Olimpico di Vicenza.
Conduce le seguitissime “Lezioni di Musica”, la grande iniziativa di divulgazione musicale di Rai-Radiotre, ed è il curatore del ciclo omonimo dal vivo che attira migliaia di persone negli spazi dell’Auditorium-Parco della Musica di Roma.
Come musicologo ha pubblicato saggi e revisioni di spartiti per: Longanesi, Ricordi, Skira e per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Con Laterza ha pubblicato nel 2013 il saggio “Ascoltare Beethoven”, nel 2017 “Mozart all’opera. Le nozze di Figaro. Don Giovanni. Così fan tutte” e nel 2018 “Lo spartito del mondo. Breve storia del dialogo tra culture in musica”.
Come pianista si è esibito nei principali festival italiani di musica contemporanea, eseguendo spesso sue composizioni. Nel febbraio 2019 ha suonato alla Sydney Opera House, proponendo un programma incentrato sul rapporto tra musica e vino, dal XVI al XX secolo. Di recente ha composto la colonna sonora per il film “Vito ballava con le streghe” del regista Vittorio Nevano.

Open Trios ha al suo attivo numerose presenze in importanti festival quali Torino Settembre Musica, Mille e una nota di Roma, la Stagione “Stavolta noi portiamo la musica, voi la luce”, organizzata dall’ENEL in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Teatro alla Scala, oltre a esibizioni in luoghi prestigiosi come l’Auditorium-Parco della Musica e l’Auditorium di via della Conciliazione a Roma, l’Accademia Filarmonica Romana, il Castello di Donnafugata a Ragusa, il Castello di Barolo, il Forte di Fenestrelle, il Teatro Comunale dell’Aquila, il Teatro Metropolitan di Catania. Ha registrato per Rai-RadioTre, Radio Vaticana, Gamberorosso Channel-Rai Sat e per l’etichetta discografica M.A.P.

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