Detenuti e figli decorano gli alberi di Natale nel carcere di Rebibbia

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Rafforzare i legami familiari, all’interno e oltre le mura del carcere, costruendo spazi di dialogo tra il genitore detenuto e il figlio. Questo l’obiettivo dell’evento che si è tenuto sabato 14 dicembre nell’istituto penitenziario di Rebibbia “Nuovo Complesso”, a Roma, alla presenza del garante comunale dei diritti delle persone private della libertà personale, Valentina Calderone. Circa 60 detenuti hanno realizzato addobbi con i loro figli e decorato gli alberi di Natale: un’occasione per riscoprire una dimensione umana, lontano dai rumori del mondo, e rafforzare la relazione affettiva genitore-figlio.

L’iniziativa si svolge ogni anno ed è coordinata dall’area trattamentale dell’Istituto di Pena, con la collaborazione dei cappellani del carcere e delle associazioni di volontariato che operano all’interno. In prima fila quest’anno gli operatori del progetto S.Fi.De – Percorsi di Sostegno per i Figli di persone Detenute*, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Il progetto, gestito da Men at Work con la collaborazione dei partner Programma integra, ASP Asilo Savoia, Coop Area Sociale, Panta coop, Coop E Team, e il carcere di Rebibbia Nuovo Complesso, nasce con un’idea chiara e profondamente umana: migliorare la condizione psicofisica dei figli minori dei detenuti, attraverso azioni concrete e individualizzate, creando ponti ideali con le loro famiglie, offrendo occasioni per ridefinire e rafforzare relazioni che la reclusione ha reso fragili.

Gli operatori di S.Fi.De hanno aiutato i detenuti e decine di bambini a realizzare bigliettini e addobbi natalizi nell’area verde interna al carcere, ampio spazio all’aperto normalmente destinato ai colloqui con le famiglie. Uno dei detenuti, nelle vesti di Babbo Natale, ha distribuito sacchettini con cioccolatini donati dai cappellani. Ad accompagnare i lavori della mattinata melodie natalizie e un buffet offerto da S.Fi.De alle famiglie. Sono stati inoltre donati gadget dall’AS Roma: i detenuti hanno ricevuto una maglietta e i bambini una sacchetta natalizia con magliette e quaderni.

I destinatari del progetto S.Fi.De sono minori che, oltre a vivere la lontananza di un genitore, affrontano una serie di difficoltà che in genere includono problemi sociali, dispersione scolastica, disturbi relazionali e comportamentali, difficoltà di interazione con il genitore detenuto, situazioni di conflitto e violenza intra ed extrafamiliare, condizioni di precarietà economica e problematiche di salute.

Ogni azione, ogni piccolo successo nel migliorare la vita di questi giovani, rappresenta un passo avanti ed è un richiamo alla comunità a non voltare le spalle a chi si trova in difficoltà, ma a unire le forze per costruire un mondo più inclusivo.

Fonte foto www.pexels.com

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