I ragazzi che scompaiono… ce li andiamo a prendere

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Da quest anno il progetto “Give teens a chance. La scuola al centro della periferia” ha attivato una nuova attività di supporto alle famiglie in accordo con le scuole del quartiere del CEP: un servizio di accompagnamento a scuola per i bambini e i ragazzi a maggior rischio di dispersione scolastica.

Arturo è un bambino di 8 anni che abita in via 2 Dicembre 1943, nella parte più alta del quartiere: ha i genitori separati ed entrambi lavorano tanto e non riescono a garantirgli l’accompagnamento a scuola tutti i giorni. Dall’inizio della scuola ad oggi aveva già fatto il 30% delle assenze consentite: per questo i docenti hanno stipulato un patto educativo con la famiglia, che si è impegnata a garantire la frequenza alle lezioni. Da parte sua la scuola ha attivato un servizio di accompagnamento personalizato, con un facilitatore scolastico che ogni mattina bussa alla porta e lo accompagna a scuola: da allora Arturo non ha più fatto un’assenza.

Sono più di dieci i bambini come Arturo, a cui la scuola bussa alla porta ogni mattina. Mettendo in pratica il vecchio sogno dei ragazzi di don Milani che nella loro “Lettera a una professoressa” immaginavano deigli insegnanti che si svegliassero di notte con il pensiero fisso sul ragazzino che aveva smesso di andare a scuola. «Andreste a cercarlo a casa sua se non torna. Non vi dareste pace, perché la scuola che perde Gianni non è degna d’essere chiamata scuola».

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