Scuola Innovativa: un’alleanza educativa per andare oltre

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Il processo umano di apprendimento non è semplice acquisizione di conoscenza, è una spinta ad andare oltre le informazioni date. Noi balliamo spontaneamente o ci ritroviamo a guardare le stelle del cielo, ma con il passare del tempo dobbiamo danzare con gli altri e guardare le stelle in modo condivisibile con gli altri. Andiamo oltre la danza spontanea e lo stupore del cielo stellato e costruiamo sistemi di azione più strutturati e potenti: la coreografia e l’astronomia, per esempio. 

L’apprendimento è un atto di partecipazione.

 Jerome Bruner

 

Il progetto Scuola Innovativa nasce da una “spinta ad andare oltre” collettiva, da un’idea condivisa, ambiziosa e sfidante: creare un’alleanza educativa tra il Comune di Napoli, tre istituti comprensivi e diverse realtà del terzo settore e del privato, contrastare la segregazione scolastica e il white flight, rafforzare e fare da cassa di risonanza alla voce di studentesse, studenti, docenti e Dirigenti Scolastici, alla voce di chi realmente vive e attraversa scuole e quartieri complessi. Rafforzando l’offerta educativa in ottica interculturale, esaltando la ricchezza e la bellezza delle differenze, promuovendo una cittadinanza attiva, costruire una nuova (auto) narrazione consapevole e creativa. 

Il progetto Scuola Innovativa, selezionato da Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, gode di un partenariato ricco, multiforme, preparato e competente, con expertise diverse:

  •  tre istituti comprensivi, di cui due oggetto di recente accorpamento, che raccontano tre diversi quartieri cittadini, I.C. “Casanova-Costantinopoli”, I.C. “Mastriani-Bonghi” e I.C. “Moricino-Borsellino”;
  • il Comune di Napoli – assessorato all’istruzione e alle famiglie;
  • realtà del terzo settore storiche e fortemente radicate sul territorio, realtà del mondo della cultura e del privato: cooperativa sociale EDI onlus, Pianoterra ETS, Traparentesi APS, Kosmopolis APS, Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, Associazione “Leggere per”, LIB Associazione sociale (Phlegraea Socialbookbar), , Touch SRLS (Accademia della Pubblicità).

 

Diversi gli elementi e le sfide educative che il progetto si propone  per rafforzare e costruire una Scuola realmente Innovativa. In primis l’orizzonte politico e la cornice metodologica e contenutistica portati dalla coop. EDI onlus, capofila di progetto, come fortemente identitari ed entro cui si muove l’intero partenariato: l’Approccio formativo e educativo ai diritti umani. Una proposta costruita a partire dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza con un importante riferimento alla Dichiarazione ONU sulla educazione e formazione ai diritti umani. Fondamenta dell’approccio la centralità delle persone, di tutte le persone in quanto esseri unici e irripetibili, e delle dinamiche relazionali incentrate su delicatezza, ascolto, riconoscimento dell’altro da sé, la chiarezza di ruoli e responsabilità, l’equilibrio tra partecipazione e protezione. 

Il progetto sogna e concretamente vuole contribuire a realizzare una scuola aperta sul territorio e che dal territorio si fa attraversare, prevendendo uscite didattiche alla scoperta dei luoghi della città, eventi di comunità, presentazioni di libri dal mondo, proiezioni aperte alla cittadinanza in collaborazione con il Festival del Cinema dei diritti umani.

Una “scuola del mondo” capace di decostruire pregiudizi e stereotipi, in cui si lavora in aula in compresenza educatrice/tore-docente, in reale collaborazione e contaminazione, con un approccio interculturale, in cui si propone la partecipazione attiva di studentesse e studenti nel valorizzare una scuola che parla più lingue, ricca di più culture, con biblioteche scolastiche allestite ad hoc che propongono scaffali di libri dal mondo, attenti alle differenze, coinvolti in un laboratorio di co-design per rendere gli spazi scolastici accoglienti e curati perché immersi nella bellezza si apprende di più e con gioia.

Una “scuola di giornalismo” dotata di strumentazione multimediale all’avanguardia, che non teme l’utilizzo di dispositivi digitali ma che anzi ne propone un uso positivo e consapevole, attento ai rischi ma capace di dare evidenza alle opportunità ed alla creatività; una scuola in cui si sperimentano pratiche partecipative coinvolgendo ragazze e ragazzi attraverso laboratori permanenti di cinema e diritti umani, giornalismo digitale e web radio, costruendo una nuova cittadinanza attiva. 

Una scuola in grado di valorizzare e potenziare il mondo adulto (“empowerment della scuola e della comunità educante”) attraverso percorsi di genitorialità positiva, attraverso percorsi formativi co-gestiti da terzo settore e docenti finalizzati al rafforzamento delle competenze in termini di metodologie e approcci educativi ma anche in direzione di una maggiore capacità di progettazione e reperimento fondi.  Una scuola in cui le persone adulte si preparano a facilitare i processi partecipativi, a fare un passo “a lato”, fermo restando i ruoli, le responsabilità ed il mandato di tutela e protezione, a far esprimere studentesse e studenti, ad ascoltarli e a prendere in seria considerazione le loro parole (accountability).

Le singole attività previste raccontano un’intenzione politico-educativa chiara: invertire la narrazione di alcuni luoghi della città attraverso la voce di cittadine e cittadini adulti e minorenni perché non si subisca un racconto esterno spesso parziale e non aderente alla realtà; rafforzare e qualificare l’offerta didattica ed educativa, agendo sull’attrattività, promuovendo e sostenendo con le necessarie risorse una scuola pubblica aperta al territorio come spazio di aggregazione e bellezza, come luogo accogliente con le porte aperte, una scuola pubblica che è specchio della realtà e della bellezza delle differenze, che educa ai diritti umani, in cui i diritti umani sono punto di partenza e di arrivo,  bussola nel viaggio, una scuola pubblica che, resistente, vuole confermarsi presidio territoriale educativo, culturale, politico, generativo.

Il progetto Scuola Innovativa sta muovendo i suoi primi passi, già si intravedono le sfide più importanti, tre su tutte: innescare il cambiamento affinché si possa andare avanti in ottica di sostenibilità; conseguire un coinvolgimento reale delle istituzioni perché il pensiero congiunto, la corresponsabilità, l’attivazione sono fondamentali affinché un’idea e una visione possano andare oltre, superare quei limiti, in primis temporali, che un intervento progettuale per sua stessa natura ha, per dare il via ad un reale cambiamento culturale; rendere alcune tematiche cruciali (diritti umani, tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, approccio interculturale, orientamento e coordinamento dei fondi) oggetto di attenzione al di là della dimensione cittadina.

Con coraggio, determinazione e ostinazione si è scelto di intraprendere il viaggio.

 

Federica Guarino, Coop. EDI onlus

Coordinatrice progetto Scuola Innovativa

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