Ambienti educativi multidimensionali oltre la classe, per operatori e operatrici della scuola
di La Clessidra soc. coop. soc.
La formazione come risposta alle disuguaglianze a scuola per rafforzare la parità educativa e l’inclusione sociale.
Il progetto “La scuola che vorrei” è partito proprio dalla formazione degli operatori e delle operatrici i quali, utilizzeranno i contenuti del corso per entrare nel vivo del progetto e per svolgere al meglio il loro lavoro con i destinatari delle attività. Tra i contenuti sono emersi: l’importanza del rispetto e della diversità, la didattica interculturale, la comunicazione interpersonale, la gestione dei gruppi di lavoro.
In quest’ottica, gli incontri on-line e in presenza tra gli esperti, operatori e operatrici, ha rappresentato il primo tassello di un puzzle fatto di tappe e obiettivi a breve e a lungo termine. L’introduzione al corso e al progetto, svolta il 22 marzo, è stato affidato allo psicologo e formatore Stefano Porcu, il quale ha gestito l’attività di presentazione degli operatori, di condivisione dei valori progettuali, ha esposto gli obiettivi didattici e le metodologie da adottare per favorire un ambiente di apprendimento inclusivo. Il professionista nel secondo incontro on- line, il 27 marzo, ha illustrato ai partecipanti i valori e le finalità del progetto, facilitando la conoscenza reciproca e condividendo le attività in cui saranno coinvolti i professionisti.
Il percorso formativo, della durata di 15 ore, rivolto agli operatori si è concluso il 6 aprile con l’intervento dello psicologo e formatore Andrea Moi, il quale si è focalizzato sulle metodologie didattiche interattive, sugli ambienti di apprendimento inclusivi, sui metodi di coinvolgimento di gruppo e sul fenomeno del white flight.
Durante l’attività i partecipanti hanno interagito attivamente attraverso momenti di discussione e riflessione.