La routine contro la paura
di sconfini
“In questo periodo, rimanendo a casa, ho riflettuto molto su ciò che sta accadendo nel mondo. Ho iniziato a pensare che tutto ciò stesse accadendo a causa dell’essere umano perché ha sempre sottovalutato tutto, abbiamo iniziato a dire che questo non è un virus, non ci importava finché non ci siamo trovati in questa situazione, tutti in quarantena, nessuno che può uscire e chi esce lo fa per lavoro, siamo tutti dotati di maschere anche se non le sopportiamo ma le usiamo per paura, non si sa mai cosa potrebbe succedere, non sai chi è contagiato e chi no, non sai chi ha toccato questa cosa prima di te, non sai se aveva il virus, è questa la paura. Penso che se ci fossimo svegliati prima che tutto ciò non fosse accaduto, non sarebbe troppo tardi. In quarantena sto impazzendo, non so cosa fare, ogni giorno la stessa routine quello che ho fatto ieri lo faccio oggi e lo farò domani: colazione, faccio il letto, lavo la faccia, vedo se ho qualche compito non svolto, e dopo sto tutto il tempo sul telefono… Mi sto stancando anche di questo, mi manca uscire, quasi quasi anche la scuola. Ma si sta a casa.”
M, 12 anni.
La paura è essenzialmente umana e, nonostante i suoi 12 anni, M. ne espone un concetto ben chiaro.
Alle operatrici e operatori S-confini non rimane che seguire i segnali che arrivano dalle ragazze e dai ragazzi di cui si occupa. La paura trova il suo antidoto nella vicinanza (quella possibile) e nella spiegazione. La routine porta a stress ma anche a conoscere e riconoscere una consuetudine e questo è in sé confortante. Scandire la giornata ci aiuta a raggiungere la sera senza il timore e l’angoscia di essersi persi.
Un lavoro realizzato da Y. (9 anni) seguendo il Manuale di Sopravvivenza S.confini
E’ per questo motivo che siamo arrivati al 4° numero del nostro Manuale di Sopravvivenza. Creare una routine anche per quanto riguarda l’esplorazione di ciò che si trova nelle nostre immediate vicinanze, insegna a tutti quanti (anche alle operatrici e operatori di S-confini) di andare avanti, sapendo che la paura esiste, ma che abbiamo anche l’antidoto per tenerla a bada e insieme ragionare sul dopo.
Abbiamo ben 5 sensi a disposizione e abbiamo pensato di esplorarli insieme ai nostri bambini e ragazzi e a chiunque vorrà farlo.
Trovate il nuovo Manuale di Sopravvivenza – I Cinque Sensi QUI
Facendoci aiutare da M., potremmo dire che ci manca uscire, quasi quasi anche la scuola, ma stiamo a casa, attendendo che il presente si faccia futuro.
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