Durante e dopo il lockdown

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Le attività di doposcuola sono al centro dell’azione di Scholé. Non si sono fermate nemmeno durante i mesi più duri, cioè quelli delle restrizioni ai movimenti per via della pandemia da coronavirus.

Circa 45 persone, perlopiù ragazzi impegnati nelle attività di alternanza scuola-lavoro, hanno seguito individualmente, attraverso un supporto a distanza, i bambini delle scuole elementari e i ragazzi delle scuole medie per dar loro supporto didattico, ma senza dimenticare l’importanza di un rapporto e di una relazione in questo periodo complesso.

Con loro hanno affrontate le difficoltà didattiche, la nuova complessità dei rapporti con gli amici e con i compagni e tutti i problemi pratici che spesso hanno dovuto gestire quest’anno, parallelamente attivamente al loro percorso scolastico. Nella fase di lockdown più duro il doposcuola raggiungeva circa 100 ragazzi del quartiere.

Quando in primavera abbiamo ripreso le attività del doposcuola in presenza, abbandonando computer, tablet e le difficoltà di capirsi attraverso uno schermo, cosa abbiamo provato? «Gioia e felicità», ci hanno risposto i nostri educatori e i ragazzi che si sono ritrovati nel porticato della parrocchia di Maria Madre della Chiesa.

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