Cooperazione e inclusione. Crescere anche in estate

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Il Campus Abilità del progetto Road Map

L’estate non è solo tempo di vacanze e relax, ma può essere anche un’occasione preziosa per crescere, imparare e stare insieme. Un esempio straordinario di come questo possa avvenire è stato il campo estivo “Campus Abilità”, organizzato nel mese di giugno e agosto presso il plesso scolastico Mazzini dell’Istituto Comprensivo Della Torre di Chiavari. Rivolto a ragazzi e ragazze delle scuole medie, il campo ha rappresentato un’opportunità unica per i ragazzi di sperimentare e vivere l’inclusione in maniera attiva e partecipata, seguendo “Road Map – Percorsi Possibili per l’Inclusione” progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

L’obiettivo del campo era chiaro: creare uno spazio dove i giovani potessero mettersi in gioco, imparare a lavorare in team e sperimentare la bellezza della collaborazione e della condivisione. Spesso si pensa che le vacanze estive siano solo una pausa dallo studio, ma il “Campus Abilità” ha dimostrato che anche durante l’estate si possono fare esperienze significative e formative.

Attraverso attività ludiche, laboratori creativi e sfide educative, i ragazzi hanno avuto modo di sperimentare nuovi approcci per migliorare le proprie capacità relazionali e sociali. Road Map ha offerto loro una guida verso percorsi di inclusione, dove ognuno, con le proprie peculiarità, ha potuto trovare il proprio posto e contribuire al gruppo. Queste esperienze hanno permesso ai ragazzi di sviluppare competenze importanti, come l’ascolto, la collaborazione e la gestione delle proprie emozioni, elementi fondamentali non solo a scuola, ma anche nella vita di tutti i giorni.

Il percorso estivo, seppur breve, ha fatto leva sul suo approccio all’inclusione sociale facendo sentire ogni partecipante accolto e valorizzato. Stare insieme anche durante l’estate permette ai ragazzi di non interrompere il loro percorso di crescita, ma di continuarlo in un ambiente diverso, più informale ma altrettanto stimolante. In un contesto come quello del campo, lontano dalle dinamiche scolastiche tradizionali, i ragazzi si sentono liberi di esprimersi e di esplorare nuovi modi di comunicare e collaborare.

Ce lo racconta Mario “È stato bello vivere gli spazi della scuola in un modo diverso dal solito. Durante l’estate, abbiamo potuto giocare con gli amici e goderci un ambiente tutto nostro, senza la presenza dei bambini più piccoli, cosa che ci ha fatto sentire più liberi e a nostro agio”

e Francesca, una ragazza di 12 anni che ha messo in evidenza un aspetto fuori dagli stereotipi comuni: “È stata una bellissima esperienza perché ho potuto frequentare i miei amici, parlare e giocare con loro senza il cellulare. Sono state delle settimane indimenticabili”.

Le parole di Francesca dimostrano quanto i ragazzi abbiano apprezzato l’opportunità di vivere momenti di vero contatto, lontano dalla tecnologia e dalle distrazioni quotidiane. Il tempo trascorso insieme, libero da schermi e notifiche, ha permesso loro di connettersi davvero, di vivere le relazioni con autenticità e di divertirsi senza la mediazione della tecnologia.

Mettersi in gioco in un contesto di squadra, dove il singolo successo è il risultato del contributo di tutti, è una lezione che va oltre il campo estivo. È un’esperienza che ha aiutato i ragazzi a costruire fiducia in sé stessi e negli altri, imparando a crescere insieme, mettendosi in gioco e sperimentando nuove abilità.

Alla prossima estate!

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