Così è la vita. Il teatro di figura per potersi raccontare e incontrare

Questi siamo noi. E’ con questa frase, scritta con un pennarello colorato su un cartello che appare da sotto il teatrino, che si apre lo spettacolo “Così è la vita”, creato e interpretato dalle ragazze e dai ragazzi del laboratorio di teatro di figura proposto dal Sentiero di Arianna come attività del progetto Road Map, percorsi possibili per l’inclusione e che coinvolge due istituti comprensivi di Chiavari (IC Della Torre e IC Chiavari 2).

E davvero guardando questa opera ideata e costruita con pazienza e cura grazie alla direzione di Sandro e Erika (ovvero il Teatrino Kerè) si capisce subito quanti pensieri, speranze, emozioni, timori e fantasia siano stati messi in gioco durante i 5 mesi di attività.

“Così è la vita” nasce in uno di quei pomeriggi freddi e scuri di Febbraio, con i giovani artisti impegnati a correre e nascondersi tra i pilastri del “carrugio” di Chiavari, con il compito di osservare i passanti e provare ad immaginare le loro storie, da dove vengano e cosa li muove; e questo mix tra il grigio e il freddo della pioggia e le risate che si rincorrono tra i vicoli è un pò il filo conduttore di tutto il laboratorio e dello spettacolo che è nato da esso.
Un modo per conoscersi, sperimentarsi , affrontare qualche paura e farcisi una risata sù, trovando lungo il cammino nuovi amici e magari chissà, una nuova passione.
I burattini sono diventati, così, strumento concreto per dare voce ai propri pensieri, al rapporto con i propri genitori e allo “stare” nel laboratorio ma anche un modo per conoscere nuovi amici e far nascere nuove relazioni.
L’ultimo appuntamento del laboratorio, è coinciso con il giorno di registrazione del video. Tiziano, educatore professionale che ha accompagnato i ragazzi nel percorso ha creato una chat per poter organizzare una pizzata alla fine delle riprese.
La chat, creata in quell’occasione, sta diventando un luogo di relazione estivo dei ragazzi, che continuano a scambiarsi messaggi e appuntamenti. Stanno organizzando un’altra pizzata pare. Questa volta senza l’intervento degli adulti.