La Dott.ssa Antonia Liguori e il Digital Storytelling Partecipativo in provincia di Siena
di comunitaepersonainfanzia
La Dott.ssa Antonia Liguori, Professor of Participatory Storytelling and Public Policy presso la Teesside University (Regno Unito), ha recentemente collaborato con il Siena Art Institute, ARCI Siena e la Cooperativa “Il Prato” per una serie di workshop sullo Storytelling Digitale. Queste sessioni, tenutesi il 29 e 30 maggio, sono state incentrate sull’utilizzo dello Storytelling come processo partecipativo per promuovere la partecipazione della comunità e influenzare le politiche pubbliche.
Le Sessioni di Storytelling
29 Maggio: Montalcino
La prima sessione si è svolta a Montalcino, presso lo spazio al piano superiore del Circolo ARCI locale, destinato a diventare un co-studying allestito grazie al progetto RiCreazione da parte di ARCI Siena. Hanno partecipato Bernardo Giorgi, Asia Livi e Marco Polistina del Siena Art Institute (SART), Clizia Bigliazzi, Tommaso Gabbrielli e Alice Pistolesi di ARCI Siena (nella foto grande).
30 Maggio: Abbadia S. Salvatore
La seconda sessione si è tenuta ad Abbadia S. Salvatore, presso la Sala del Museo Minerario. Tra i presenti, Irene Lupi, Clio Manfredi e Silvia Zordan del SART, Alessandra Seriacopi e Lucrezia di Fiore della Cooperativa “Il Prato”, e la vicesindaca con delega alla cultura, Lucilla Romani.
Metodologia e Strumenti del Digital Storytelling
Con la guida della Dott.ssa Liguori, i partecipanti hanno esplorato il metodo e la struttura del Digital Storytelling. Questa pratica, nata negli Stati Uniti nel 1994 con Joe Lambert fondatore del Center for Digital Storytelling (ora StoryCenter), è stata presentata nella sua forma originale: un workshop di cinque giorni diviso in cinque fasi (briefing o story circle, scrittura dello script di massimo 250 parole, registrazione del voiceover, editing foto/video della storia, condivisione delle storie e feedback).
La Dott.ssa Liguori ha anche illustrato i format più brevi che ha sperimentato, adatti a contesti in cui si ha meno tempo a disposizione, utilizzando come strumento il cellulare per la produzione e il montaggio dei contenuti, o bypassando la fase di editing.
In questa direzione si è mossa la proposta condivisa con tutti gli operatori di lavorare “a più mani” ad una mappa interattiva su Padlet.
Questo strumento permette di geolocalizzare le storie create dai giovani di Montalcino e Abbadia, caricando contenuti multimediali direttamente dal cellulare. Le storie, che possono essere foto, video o registrazioni audio, vengono arricchite da brevi didascalie e possono essere visualizzate e commentate dagli altri partecipanti. La mappa è attualmente riservata ai partecipanti ai laboratori e agli invitati locali, e raccoglierà contenuti sia da Montalcino che da Abbadia, con il potenziale di espandersi ad altre aree coinvolte nel progetto.
Prospettive Future
Montalcino
Per Montalcino, è previsto un laboratorio residenziale presso il Circolo ARCI rivolto ai giovani locali, coordinato da Bernardo Giorgi e co-gestito con i giovani stessi. Il laboratorio, intitolato “Ri-Creazione: Una voce per Montalcino: stories that must be told”, sarà uno story-mapping del territorio che unirà voci, immagini, suoni e prove di autogestione.
Abbadia S. Salvatore
Ad Abbadia S. Salvatore, il focus sarà su un confronto tra gli operatori del SART e quelli della Cooperativa “Il Prato” per identificare modalità efficaci di coinvolgimento dei giovani, specialmente dopo la chiusura del Centro Giovani. L’obiettivo è immaginare uno spazio che diventi un punto di riferimento per i giovani locali, un luogo di relazione, azione e affezione.
Conclusioni
Le sessioni di Digital Storytelling organizzate dalla Dott.ssa Antonia Liguori hanno dimostrato come lo storytelling possa essere un potente strumento partecipativo per rafforzare il senso di comunità e influenzare le politiche pubbliche. Con il supporto di strumenti digitali innovativi e un approccio inclusivo, queste iniziative stanno gettando le basi per una maggiore partecipazione giovanile e un dialogo costruttivo nelle comunità di Montalcino e Abbadia S. Salvatore.
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