Disagio e minori, Re.Qu. crea una rete

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Crescita esponenziale dei minori che si rivolgono a strutture sanitarie per problemi psicologici
ReQu cerca di prevenire rafforzando la comunità educante.
Prima iniziativa dell’anno 2024: incontro con lo psicologo Matteo Lancini
Le attività rivolte alla comunità nel 2024

Secondo i dati forniti dalla Federazione Italiana Medici Pediatri, in Italia da dopo il Covid ad oggi, le richieste di consulenze neuropsichiatriche di bambini/e e ragazzi/e dai 9 ai 17 anni, anche in urgenza, sono aumentate di 40 volte.
Nella città di Crema e territorio cremasco il trend non cambia: la fonte, nel nostro caso, è l’ UONPIA (Unità Operativa di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza) dell’ ASST Crema, secondo cui i minori in carico al reparto di Neuropsichiatria Infantile per problematiche psicologiche, emozionali e relazionali nel 2019 (pre-covid) sono state 220, di cui 35 primi accessi. Nel 2023 i minori presi in carico sono stati 335, di cui 83 primi accessi; mentre le prestazioni eseguite, che comprendono visite, colloqui e psicoterapia sono state complessivamente 3.198.

A fronte di questi dati è evidente che siano tanti e diversi i bisogni che emergono tra gli adolescenti e i giovani a cui la comunità adulta deve rispondere in modo efficace e mirato.
Re.Qu. si occupa proprio di questo: costruire una rete tra tutti coloro che hanno a che fare con gli adolescenti per intraprendere insieme un percorso di ricerca degli strumenti e delle conoscenze più adeguate per prevenire disagi e fragilità.

Il Progetto Re.Qu. – REti di QUartieri promosso dalla cooperativa Igea e finanziato da “Con i bambini – impresa sociale – nell’ambito del fondo nazionale per il contrasto alle povertà educative minorili” ha la finalità di rafforzare e rendere più coesa la comunità educante della città di Crema attraverso nuove attività e iniziative formative.
Tenta di dare risposte ad una fragilità emergente e crescente del mondo dei giovani e degli adolescenti, partendo da coloro che se ne prendono cura in qualsiasi ambiente e modalità, genitori, educatori, insegnanti, allenatori etc.
Avviato, con una serie di iniziative, nel 2023 il progetto ha una durata di due anni e termina nel 2025.

Prima tappa del percorso dell’anno 2024 è un incontro formativo aperto alla cittadinanza che si terrà lunedì 29 gennaio alle ore 20.30 al Centro San Luigi di Crema, organizzato dal Consultorio Diocesano Familiare Insieme. Ospite della serata sarà lo psicologo, psicoterapeuta e presidente della Fondazione Minotauro di Milano, Matteo Lancini, che presenterà il suo ultimo libro “Sii te stesso a modo mio – essere adolescenti nell’epoca della fragilità adulta”. Lancini, nel suo libro, offre una prospettiva diversa rispetto a quella cui gli adulti sono abituati: mette al centro il ruolo giocato dalle figure educative e come non sia più pensabile “farsi carico della confusione, dell’ansia, del disagio e dell’assenza di prospettive future delle nuove generazioni senza occuparsi della fragilità degli adulti”.
A seguito di questo incontro formativo verranno sviluppati, nel corso dell’anno 2024, dei laboratori tenuti da operatori del territorio formatisi al CPT (Centro Pedagogico Territoriale). A offrire da spunto, le informazioni raccolte attraverso dei questionari rivolti alla comunità educante, ad esempio ai dirigenti degli Istituti Comprensivi e alla dirigente dell’Istituto Sraffa-Marazzi. I questionari avranno la funzione di individuare le emergenze, i fattori di rischio dei giovani e le preoccupazioni degli adulti, per poter creare attività mirate e patti con le diverse scuole e comunità del territorio, volti a prevenire tali situazioni di disagio. Le attività verranno progettate da tutta la Rete che si verrà a creare nel corso di questi due anni.

“Andremo a costruire questi laboratori con il supporto e le indicazioni degli adulti educanti – commenta la Presidente di Igea Cooperativa Sociale, Luisa Scartabellati – per renderli consapevoli del proprio ruolo educativo. Anche la serata in cui sarà ospite lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini sarà l’occasione per somministrare un questionario di valutazione ai partecipanti al fine di valutare l’efficacia dei servizi e delle attività proposte. Il questionario è anonimo e verrà analizzato e conservato da Igea Società Cooperativa Sociale, in qualità di Capofila del progetto”.

“Questi laboratori – prosegue Veruska Stanga, Direttrice del Consultorio Famigliare Insieme – andranno incontro alle esigenze dei genitori e degli adulti perchè stanno emergendo tante fatiche nel loro ruolo educativo. La fatica, tuttavia, non andrebbe vista come un peso che schiaccia ma come risorsa e opportunità per rafforzarsi, un’occasione di crescita. Lo stile dei laboratori non è quello della lezione. o del seguire delle linee guida ma è quello dell’ analisi del problema per costruire insieme delle proposte di soluzione. All’ incontro del 29 gennaio, al Centro San Luigi,all’inizio della serata daremo un test in forma cartacea, finalizzato alla rilevazione del gradimento dell’iniziativa stessa e, al termine, un foglietto con il QR-code dal quale accedere al questionario per tutti gli adulti con l’indicazione di una mail di disponibilità per le informazioni”.

“Abbiamo raccolto tante testimonianze – ha dichiarato l’assessora all’ Istruzione, Lavoro, Formazione e Pari Opportunità Emanuela Nichetti attraverso le quali ci siamo accorti che, in molte realtà e situazioni, gli adulti stanno trovando gravi difficoltà nell’esercitare il loro ruolo educativo. Questo ci ha portato a riflettere su quanto in questo momento sia importante intervenire non direttamente sugli adolescenti, ma sugli adulti che li crescono, siano essi genitori, docenti, educatori, allenatori, i quali devono tornare a chiedersi che cosa voglia dire veramente educare ed essere aiutati a trovare risposte a questa domanda, grazie all’aiuto di una comunità educante. E il progetto Re.Qu. punta a definire linguaggio e metodi di lavoro comuni su cui fondare questa comunità.”

“Il progetto Re.Qu. – ha detto l’assessora a Welfare e Coesione Sociale Anastasie Musumary – si pone in continuazione con quello che fa da anni il Comune di Crema, che promuove un welfare di comunità attraverso la coprogettazione. All’interno del programma abbiamo i “Patti di Comunità”: procedure diffuse nei quartieri che coinvolgono vari enti, associazioni e privati che si rendono disponibili nell’intercettare situazioni a rischio, come i “NEET”, ovvero i ragazzi soggetti a dispersione scolastica o famiglie in situazioni di difficoltà, e nel rendere più attiva e partecipe la comunità stessa. È essenziale costruire una comunità educante unita, che condivida i medesimi valori, per raggiungere obiettivi di uguaglianza sostanziale e di conseguenza promuovere il benessere della cittadinanza”.

Il progetto vede un ampio partenariato di Enti, scuole del territorio, associazioni ed Enti del Terzo Settore.
Capofila è Igea Società Cooperativa Sociale ma vi aderiscono, in qualità di partner: il Comune di Crema, i 3 Istituti Comprensivi cittadini, l’Istituto di Istruzione “P.Sraffa” con annesso Istituto Professionale “Marazzi” e alcuni enti dei 28 partecipanti alla coprogettazione, ovvero Koala Società Cooperativa Sociale, Consorzio Arcobaleno Società Cooperativa Sociale, Associazione Insieme per la Famiglia Onlus, ARCI Ombriano APS, ARCI San Bernardino APS, Circolo ACLI Crema, Associazione NOI Crema Onlus.

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