Scheda Progetto
Soggetto responsabile
Cooperativa Sociale Seacoop
Territori interessati
Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castel Guelfo di Bologna, Castel San Pietro Terme, Dozza, Fontanelice, Imola, Medicina, Monterenzio, Mordano, Ozzano dell’Emilia.
Importo deliberato
420.000,00 €
Partenariato
Comuni di Imola, Borgo Tossignano, Medicina, Castel San Pietro Terme, Dozza, Castel Guelfo di Bologna, Fontanelice, Castel del Rio, Casalfiumanese, Ozzano dell’emilia, Monterenzio per la gestione di nidi d’infanzia, scuole dell’infanzia, piccoli gruppi educativi, in appalto, in concessione o in convenzione; con gli stessi Comuni gestione di servizi di integrazione scolastica; collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Ozzano dell’Emilia, di Monterenzio, di Dozza-Castel Guelfo, di Borgo Tossignano , con la Direzione Didattica di Castel San Pietro Terme, con l’Istituto Comprensivo di Castel San Pietro Terme, con gli Istituti Comprensivi di Imola, Istituto Comprensivo 5, Istituto Comprensivo 2, Istituto Comprensivo 4, Istituto Comprensivo 6, Istituto Comprensivo 7 per gestione integrazione scolastica, sportello psicopedagogico; collaborazione con “G. Fanin” Società Cooperativa Sociale, Alma Mater Studiorum di Bologna – Dipartimento di Psicologia, Azienda servizi alla persona circondario imolese, Azienda Usl di Imola, Caleidos, Cooperativa Sociale Le Favole, Cooperativa Sociale SolcoProssimo, Ida Poli Società Cooperativa Sociale, Nuovo Circondario Imolese, Trama di Terre Onlus-aps.
Sintesi
Il progetto intende dare un contributo significativo al rispetto del diritto di ogni bambino, fin dalla nascita, ad un’educazione di qualità per il suo pieno sviluppo (artt. 27 e 28 della Convenzione di New York, 1989). Poiché molti studi concordano nel dire che il livello di sviluppo individuale tende ad essere direttamente proporzionale alle risorse socio-culturali della famiglia, a meno che il bambino non fruisca di un precoce sostegno educativo extra o para-famigliare, ciò che occorre fare è migliorare l’accesso dei bambini socialmente più svantaggiati a forme di cura ed educazione non famigliari, seppure in coordinamento con la stessa, e che tale fruizione sia stabile e continuativa. Poiché è impensabile che tutti i bambini possano frequentare il nido, oltre ad allargare comunque tale opportunità, occorre creare servizi, frequentabili dai bambini insieme ad un caregiver, e intervenire direttamente o indirettamente in ambito domestico per qualificare la cura e l’educazione che vi si svolge. Quindi:
- interventi volti ad aumentare l’accesso nei nidi di bambini a rischio di fragilità educativa (attraverso la modifica dei regolamenti, anche tariffari, di questi servizi);
- interventi volti a rendere regolare la frequenza dei nidi e delle scuole dell’infanzia dei bambini a rischio sociale, dotare questi servizi di una più forte responsabilità sociale nei confronti delle famiglie (allargando gli interventi già in essere, quali “Famiglie che aiutano Famiglie”);
- interventi volti a creare/allargare contesti educativi extrafamigliari, per bambini accompagnati da un caregiver, espandendo l’attività di quelli in essere (aperti ora solo il pomeriggio) e creandone di nuovi;
- qualificando l’attività delle baby sitter (espandendo i corsi di formazione già in essere e fornendo alle stesse un sostegno pedagogico);
- espandendo il sostegno domiciliare alle famiglie in difficoltà durante il primo anno di vita del bambino.
FASCIA 0-3. realizzare una rete di servizi a bassa o bassissima soglia di accesso (come sostegno domiciliare alle neomamme, mutuo aiuto tra famiglie, centri per bambini e genitori aperti tutto il giorno, laboratori per bambini e adulti) affinché l’educazione nella prima infanzia possa essere sostenuta e qualificata, sia attraverso una maggiore condivisione tra famiglie della loro esperienza genitoriale, sia attraverso sostegni professionali “di prossimità” a questa esperienza.
FASCIA 3-6. Il progetto ha lo scopo di facilitare/qualificare la partecipazione di bambini/famiglie alla scuola dell’infanzia (da “istituzione scolastica” a “comunità scolastica”) e di orientare/sostenere chi è più in difficoltà verso la scuola dell’obbligo, per prevenire la futura dispersione scolastica.
>> Scarica il report della valutazione di impatto:
Report finale di valutazione di impatto – Q-Rescue