Cosa bolle in pentola? Buone pratiche per un rapporto sano con il cibo nei bambini 3-6 anni

di

Il momento del pasto è molto più di una semplice occasione per nutrirsi: è uno spazio di relazione, scoperta e confronto che coinvolge non solo i bambini, ma anche genitori, educatori e l’intera comunità educante. Tuttavia, il rapporto con il cibo può trasformarsi in una sfida, soprattutto nei primi anni di vita, quando abitudini e atteggiamenti alimentari si formano e consolidano. Parliamo di una parte fondamentale dello sviluppo emotivo e relazionale dei bambini. Con un approccio empatico, una comunicazione aperta e alcune buone pratiche, è possibile trasformare i momenti a tavola in esperienze positive che favoriscono non solo una corretta alimentazione, ma anche una crescita serena.

Come genitori, insegnanti e comunità educante, possiamo fare molto per aiutare i bambini a costruire un rapporto sano e consapevole con il cibo, che li accompagnerà per tutta la vita.

Nel nostro laboratorio “Cosa bolle in pentola?”, che si terrà a sabato 25 gennaio a Cortemilia e a Gioi,  approfondiremo le dinamiche legate al cibo e condiviso strategie per favorire un’esperienza serena e positiva a tavola. Ecco un approfondimento sui temi trattati e alcune buone pratiche per genitori e insegnanti.

Il cibo come linguaggio emotivo

Per i bambini, il cibo non è solo nutrimento: è un linguaggio attraverso cui comunicano emozioni, bisogni e persino conflitti. Un rifiuto del cibo o una preferenza eccessiva per certi alimenti possono riflettere situazioni di disagio o il bisogno di attirare l’attenzione.

Come interpretare i segnali del bambino?

  • Osservare con attenzione: Un bambino che rifiuta di mangiare potrebbe voler esprimere disagio, ansia o una necessità di autonomia.
  • Evitare pressioni e forzature: Insistere affinché mangi tutto il piatto può trasformare il momento del pasto in un’esperienza stressante.
  • Creare un dialogo: Chiedere al bambino cosa gli piace e perché può aiutarlo a sentirsi ascoltato e rispettato.

Buone pratiche per un rapporto sano con il cibo

1. Creare una routine regolare

I bambini si sentono più sicuri quando i pasti seguono una routine prevedibile.

  • Orari fissi: Programmare i pasti e gli spuntini a intervalli regolari per stabilire un ritmo.
  • Luogo dedicato: Mangiare sempre nello stesso posto aiuta a creare un senso di stabilità.

2. Coinvolgere i bambini nella preparazione del cibo

Far partecipare i più piccoli alla preparazione dei pasti li rende più curiosi e disposti a provare nuovi alimenti.

  • Attività semplici: Dare loro il compito di lavare la verdura, mescolare gli ingredienti o apparecchiare la tavola.
  • Spiegare l’origine degli alimenti: Raccontare la storia di frutta, verdura e altri ingredienti stimola il loro interesse e la loro consapevolezza.

3. Promuovere un’atmosfera serena a tavola

Il momento del pasto dovrebbe essere un’occasione di condivisione e non una fonte di stress.

  • Evitare distrazioni: Spegnere televisori e dispositivi elettronici per favorire la concentrazione sul pasto.
  • Focalizzarsi sul dialogo: Utilizzare il tempo a tavola per parlare della giornata, creando un ambiente positivo e rilassato.

4. Offrire varietà senza imporre

Proporre una dieta equilibrata e diversificata è importante, ma senza forzare il bambino a mangiare ciò che non gradisce.

  • Piccole porzioni: Offrire quantità ridotte di nuovi alimenti per invogliare il bambino ad assaggiare senza sentirsi sopraffatto.
  • Alternare i gusti: Mescolare alimenti familiari con quelli nuovi per rendere il pasto più accattivante.

5. Evitare il cibo come premio o punizione

Associare il cibo a comportamenti positivi o negativi può creare un rapporto sbilanciato con l’alimentazione.

  • Premiare con il tempo, non con il cibo: Offrire una storia extra o un’attività insieme come ricompensa, piuttosto che dolci o snack.
  • Non usare il cibo come consolazione: Insegnare ai bambini a gestire le emozioni senza ricorrere al cibo.

Gestire i momenti difficili a tavola

Anche con le migliori intenzioni, possono emergere difficoltà. Ecco alcune strategie per affrontarle:

  • Capricci alimentari: Mantenere la calma e proporre alternative senza trasformare il momento in un braccio di ferro.
  • Rifiuto totale del cibo: Consultare un pediatra o un professionista se il rifiuto diventa frequente o preoccupante.
  • Mangiare troppo velocemente o distrattamente: Incoraggiare il bambino a prendersi il tempo necessario, magari trasformando il pasto in un momento di mindfulness.

Vuoi approfondire il tema? Rimani aggiornato sui prossimi laboratori e appuntamenti organizzati dagli esperti di SIPSIA. Insieme, possiamo affrontare le sfide quotidiane dell’educazione con serenità e competenza. 

Ti potrebbe interessare

A GIOI I BIMBI VANNO AL NIDO COL PULMINO

di

Alla data della sua apertura, il 7 novembre 2022, il “Nido del Colibrì” di Gioi, in provincia di Salerno, ha raccolto l’iscrizione...

L’importanza delle Regole nei Bambini 3-6 Anni: ultimo incontro a S. Venanzo  per genitori e bambini

di

  Ultimo appuntamento nel territorio del Comune di San Venanzo con i laboratori rivolti ai Bambini e alle famiglie. Sabato 22 giugno dalle...

Autostima nei bambini 3-6 anni: un laboratorio a Cravanzana

di

Alla scoperta di un mondo di fiducia e autostima! Quanto è importante nutrire l’autostima dei nostri piccoli eroi?  E’ fondamentale per la...

BESbswy