Ponti di Comunità: al via una nuova fase progettuale
di cooperativalastrada
Dopo le interviste e i focus group portanti avanti da Ponti di Comunità nel 2023, l’iniziativa prosegue con una nuova fase progettuale, che partirà nel mese di marzo 2024 con il coinvolgimento di Enti del Terzo Settore, scuole e professionisti dei tre quartieri milanesi di riferimento (Salomone, Ungheria e Ponte Lambro).
L’obiettivo è sviluppare e approfondire ulteriormente alcune tematiche (come dispersione scolastica e inclusione/accessibilità), partendo dall’uso del linguaggio come mezzo per veicolare messaggi e valori, creare accoglienza, facilitare l’ascolto empatico e non giudicante.
A tal fine, saranno coinvolte figure professionali nell’ambito della pedagogia di genere e della comunicazione non violenta, che aiuteranno i partecipanti ad acquisire strumenti utili a livello relazionale (lavorativo e non), creando un momento di confronto guidato e pratico.
«Lavoreremo al fine di incentivare esperienze significative per i partecipanti. L’obiettivo è che questi momenti condivisi possano rappresentare la prima parte di un percorso in grado di impattare concretamente sui contesti delle diverse realtà, attraverso la messa a sistema di buone pratiche e la condivisione di visioni ed esperienze», spiegano i promotori.
Questa nuove fase progettuale partirà con un ciclo formativo-esperienziale dedicato agli adulti e in particolare alle donne: Ponti di Comunità ha pensato a 5 momenti per sperimentare e vivere un’apertura verso nuovi sguardi sia verso l’altro, in un’ottica inclusiva, che verso sé stessi, per un’accettazione delle diverse parti di sé. Si tratta di un percorso aperto a donne adulte, per favorire fenomeni di accoglienza e accettazione dell’unicità di ognuna.
Dicono gli organizzatori: «Partiremo da gruppi già avviati, ma in fase di possibile ampliamento: il “Gruppo Salomone”, dedicato a donne con disabilità, e il gruppo “Cerchio delle donne” di Ponte Lambro, in cui confluiscono principalmente mamme di origine straniera. Il percorso prevede 2 incontri per gruppo presso le sedi delle rispettive attività e un incontro finale congiunto nello spazio Cam Mondolfo in occasione della Giornata della Donna. In questa occasione, grazie all’approccio Rio Abierto, che vede il corpo e il movimento come strumenti di espressione e inclusione, le donne partecipanti potranno non solo riunirsi per celebrare insieme la giornata ma anche vivere un’esperienza guidata di vicinanza e condivisione».
Per la realizzazione di queste attività, si è valutata l’importanza di valorizzare sperimentazioni già presenti nei quartieri al fine di potenziarle e favorire una percezione di sé da parte delle persone partecipanti come parte attiva nella propria vita e all’interno della comunità. Perché una comunità educante consapevole e inclusiva può essere un valido supporto e una valida guida i residenti delle fasce d’età più giovani.
E dal momento che tra gli obiettivi di Ponti di Comunità c’è anche quello di incentivare il protagonismo giovanile attraverso azioni concrete, in questa nuova fase progettuale sarà importante accogliere gli spunti e le proposte emerse da ragazze e ragazzi che hanno partecipato ai focus group del 2023 e poter condividere con le scuole e le associazioni del territorio questo percorso formativo-esperienziale.
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