Voce ai giovani attraverso un focus group

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Mercoledì 11 ottobre presso lo spazio del CAM Mondolfo, uno dei tre HUB del progetto Ponti di Comunità, si è svolto il primo focus group, che ha coinvolto 13 ragazze e ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni, che vivono nei tre quartieri milanesi dove si svolge il progetto: Salomone, Ungheria, Ponte Lambro.

Gli obiettivi del focus group

Obiettivo di questo focus group era dare voce ai giovani residenti di questi quartieri, ascoltando le loro opinioni sui luoghi della loro quotidianità e le loro proposte per migliorare il quartiere. È stata un’occasione per ragionare insieme su come la comunità locale può agire per dare vita a esperienze che rendano i giovani protagonisti.

Ragazze e ragazzi hanno espresso il loro punto di vista attraverso alcuni giochi. È stato per esempio proposto un gioco di carte illustrate che stimola a utilizzare la fantasia e, attraverso la narrazione, facilita l’espressione delle proprie opinioni e visioni, in maniera più autentica e immediata.

Grazie a questi stimoli, i giovani protagonisti del focus group hanno avanzato diverse proposte. Ne hanno poi selezionate alcune che, in due gruppi di lavoro, sono state sviluppate con il supporto dei quattro operatori presenti, per poter garantire la maggiore concretezza possibile e quindi una vera fattibilità. Tra le idee emerse ci sono, per esempio, la realizzazione di una ludoteca di quartiere, che ospiti sia giochi fisici che virtuali, e l’organizzazione di tornei sportivi che possano fare da “ponte” tra i tre i territori.

Alcuni giovani, inoltre, erano stati precedentemente intervistati singolarmente da operatrici e operatori dello staff per conoscere la loro visione del quartiere e su alcune tematiche come la dispersione scolastica e l’inclusione.

I prossimi passi

«Queste sono le prime tracce di un percorso che vedrà protagonisti i ragazzi e le comunità educanti nel loro insieme», dicono gli operatori.

Che spiegano poi quali saranno i prossimi passi: «Ragazze e ragazzi saranno coinvolti in un percorso formativo, che partirà dall’analisi dei risultati dei focus group. La loro voce, inoltre, verrà portata all’attenzione degli adulti e di tutti gli attori che saranno protagonisti delle prossime azioni del progetto».

Nelle prossime settimane, infatti, si svolgeranno altri focus group, che coinvolgeranno le famiglie e i gruppi formali e informali: scuole, professionisti, volontari, con l’obiettivo di condividere il lavoro svolto dai ragazzi e per sviluppare una riflessione comune sulle tematiche da approfondire in futuro, tramite una formazione specifica e azioni condivise nei quartieri.

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