“P.E.C. – Poli Educanti in Condivisione” in maschera al “Carnevale del RIOne Noce” per i diritti dei bambini e dei ragazzi.
di a Strummula
“P.E.C. – Poli Educanti in Condivisione” in maschera al “Carnevale del RIOne Noce” per i diritti dei bambini e dei ragazzi.
Sono circa 3000 le persone, tra bambini, ragazzi, genitori, docenti e operatori sociali, che anche quest’anno hanno partecipato al Carnevale del RIOne Noce, tappa conclusiva di un percorso di animazione territoriale giunto alla sua IV edizione, ma frutto quest’anno anche dei percorsi di rafforzamento della comunità educante avviati attraverso il progetto P.E.C. – Poli Educanti in Condivisione, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, per contrastare il fenomeno nel quartiere Noce di Palermo.
Sono 160 infatti, i bambini e i ragazzi delle classi della primaria e della secondaria di I grado delle 4 scuole partner della rete di PEC, (ed ovvero, la Direzione Didattica De Amicis e gli Istituti Comprensivi A. Ugo, Capuana e Manzoni-Impastato), i quali, dopo un’attenta riflessione sui Diritti della Convenzione Onu, hanno realizzato con il supporto degli artisti Beny Vitale e Laura Maltese, delle sculture di cartapesta sul “Diritto alla Bellezza”, inteso come la possibilità di vivere in un ambiente salubre, in cui poter svolgere in sicurezza, una delle attività più importanti per la crescita, ovvero il gioco; un ambiente in grado di stimolare la creatività e la fantasia ed offrire occasioni di incontro e socialità, nell’ottica anche di promuovere i processi di responsabilizzazione e riappropriazione del bene comune.
Le sculture realizzate dai bambini sono state poi poste sul carro principale del “Carnevale del RIOne Noce”, realizzato proprio da Beny Vitale, ed attorno al quale hanno sfilato e danzato circa 1600 bambini e ragazzi, che hanno esibito i prodotti artistici creati durante gli oltre 70 percorsi laboratoriali incentrati sui Diritti della Convenzione Onu, promossi in classe, con il supporto di tanti genitori, dagli oltre 100 docenti che con grande impegno e passione hanno scelto di intraprendere un percorso comune, fatto di scambio e condivisione.
La rete di P.E.C. conta 25 enti, pubblici e del mondo no profit, che mirano a rafforzare le competenze trasversali dei bambini e dei ragazzi di età compresa tra i 5 e i 14 anni del quartiere Noce.
Il percorso di animazione territoriale che da quattro anni conduce alla realizzazione della manifestazione denominata “Il Carnevale del RIOne Noce”, si chiama invece “Diritti in maschera” e coinvolge anche il Centro Diaconale La Noce – Istituto Valdese e la V Circoscrizione del Comune di Palermo.
La conoscenza è via maestra del cambiamento dice Giovanna Genco, preside della Direzione Didattica De Amicis. I bambini del quartiere Noce conoscono i loro diritti, sono pronti al cambiamento. Vogliono bellezza, salute, cittadinanza. Le vogliono oggi perché loro sono il presente non sono il futuro di questa città. Lo hanno gridato con gioia per le vie del quartiere, erano in tanti. A noi adulti, a noi educatori, a noi istituzioni, il compito di ascoltarli. La De Amicis con tutti i suoi componenti (docenti, famiglie, personale ATA) partecipa da quattro anni a “Diritti in maschera”. Il progetto P.E.C sta permettendo di dare seguito ad una serie di azioni condivise all’interno di un lavoro di rete, nel quale la scuola è già impegnata da tempo, e che vede i bambini protagonisti di un percorso di riscatto sociale.
In un momento in cui si celebra un carnevale cittadino, dice Riccardo Ganazzoli, il preside dell’I.C. A. Ugo, il Carnevale della Noce e, da quest’anno anche il progetto “PEC – Poli Educanti in Condivisione”, non esprimono il desiderio di rinchiudersi su se stessi, ma la volontà di recuperare la capacità di “fare insieme” da parte di chi, pur vivendo ed agendo nello stesso territorio ed esprimendo le medesime istanze di riscatto sociale e culturale, si divide secondo una miope logica competitiva di cui a farne le spese sono, per primi, le bambine e i bambini del nostro quartiere. Se le agenzie formative non impareranno a lavorare in rete e a vivere di rete, i giovani di oggi saranno i poveri di domani.
La nostra scuola ha preso parte alla IV edizione del “Carnevale del RIOne Noce”, dice Salvo Amata, il preside dell’I.C. Capuana. Ed insieme ad altre tre scuole che insistono nel contesto territoriale di riferimento, l’Istituto è parte del progetto “P.E.C. – Poli Educanti in Condivisione”, un progetto triennale in rete con l’associazione ‘a Strummula e numerose agenzie educative cittadine, nato per combattere la povertà educativa. Tra i numerosi moduli educativi e formativi multidisciplinari, alcune classi dei tre ordini (infanzia, primaria e secondaria di I grado) e dei tre plessi della nostra scuola (L.Capuana, N.Turrisi ed E. Alaimo) hanno attivato un percorso creativo, funzionale alla partecipazione al Carnevale della Noce. Gli alunni, guidati dai docenti e aiutati dai genitori, hanno scelto alcuni diritti della Convenzione Onu e li hanno trasformati in colori, immagini, suoni, sogni, desideri da esporre durante il corteo in maschera del 20 febbraio, attraverso il quartiere Noce. Un carnevale in nome di tutti i diritti e del diritto a tutto! Il Carnevale ha origine in festività molto antiche, durante le quali si realizzava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto non solo allo scherzo, ma ad un vero e proprio rovesciamento dell’ordine. La rete di PEC invece, con il Carnevale alla Noce, l’ordine lo vuole riaffermare, in nome dell’equilibrio e della giustizia sociale. La Scuola fa rete affinché i sogni e i desideri dei bambini e dei ragazzi diventino realtà!
Iniziativa lodevole, quella del Carnevale alla Noce, che risveglia le coscienze, dice Silvia Schiraldi, preside dell’I.C. Manzoni-Impastato, che da opportunità al territorio di esprimere la propria identità e le caratteristiche della comunità cittadina. La Scuola ha visto aprire i suoi cancelli e lo spazio educativo si è dilatato fino a raggiungere strade, piazze e balconi. Il concetto della bellezza, il cui valore educativo è stato proclamato da tanti giusti, tra cui il nostro Peppino Impastato, ha assunto il valore di diritto al rispetto di un ambiente pulito che ridìa dignità alle nostre radici territoriali. L’evento del 20 febbraio è stato conclusivo, ma non ultimo, di una serie di interventi laboratoriali, didattici ed educativi che hanno visto lavorare insieme alunni, personale della scuola, esperti, associazioni, genitori, cittadini per uno scopo comune: vivere il profondo significato di una comunità dove c’è ancora spazio per il contatto fisico, per lo sguardo, per l’ascolto attivo, per la collaborazione e la cooperazione, per creare insieme bellezza. Grazie al progetto “P.E.C. – Poli Educanti in Condivisione” che ha abbracciato la valenza della manifestazione “Carnevale del RIOne Noce” come anello di un percorso educativo unico, grazie a Salvo Massa e all’Associazione ‘a Strummula per avere dato all’I.C. Manzoni-Impastato l’opportunità di far parte di una famiglia: la rete dei poli educanti sul territorio di appartenenza. Grazie alla Quinta circoscrizione e al nostro consigliere Altadonna.
Anche quest’anno, ed anche grazie ai percorsi di P.E.C., il Carnevale del RIOne Noce, dice Salvo Massa, presidente e coordinatore generale dell’associazione ‘a Strummula, ha dato voce alle riflessioni dei bambini e dei ragazzi sui diritti ancora negati e alle loro proposte sulla vivibilità degli spazi del quartiere. La manifestazione è stata una tappa per fare il punto sui percorsi di consapevolezza civica che hanno visto al centro la cultura del diritto come elemento imprenscindibile per il riscatto sociale e per restituire alla comunità il lavoro fino ad oggi svolto. Credo che sia indispensabile continuare a lavorare sul rafforzamento della comunità educante attraverso una progettualità condivisa, per alimentare i processi di rigenerazione culturale già avviati nel quartiere. E le scuole, in questo, svolgono un ruolo determinante. Nel quartiere Noce si progetta a lungo termine e si realizzano piccoli sogni a piccoli passi. Occorrerebbero politiche mirate che accelerino e sostengano tali processi, così da capitalizzare ed aumentare l’impatto del lavoro finora svolto. E non ci sarebbe nulla di più educativo per una comunità.
P.E.C. – Poli Educanti in Condivisione – è un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.www.conibambini.org
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