Kesia Ricco della Montalcini di Salerno in prima linea nelle videolezioni di hip hop di Panthakù

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L’hip hop mi ha regalato tanti sorrisi durante il lockdown

Kesia Ricco è una ragazzina vivace. Vivace e felice. Le videolezioni di hip hop con Olimpia Milione e Antonella Iannone, colonne portanti di Campania danza, tra i partner di “Panthakù. Educare dappertutto”, progetto con capofila Ai.Bi. Amici dei Bambini, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, le hanno restituito il sorriso in un momento complesso.

“La quarantena è stata dura – confessa – Non mi piace stare tanto tempo a casa, o più in generale, nello stesso posto. Ero abituata a uscire, a stare per strada, a vedere i miei amici. Poi, il Coronavirus ha cambiato tutto”. Alunna quest’anno della seconda media della scuola Montalcini di Salerno, ha trovato una via di fuga proprio nelle videolezioni dedicate al movimento hip hop che ha avuto il suo fulcro nel fenomeno dei block party, feste di strada in cui i giovani afroamericani e latinoamericani interagivano suonando, cantando e ballando a ritmo di musica, mentre le città e le banlieu di mezzo mondo si riempivano del colore e della creatività dei graffiti.

“L’hip hop piace molto alle ragazze della mia età – dice Kesia – E’ un modo per fare movimento, per ascoltare la musica che ci piace, per divertirci e per fare amicizia”. Un desiderio che il Covid-19 non è riuscito a esaurire: “Non abbiamo potuto seguire le lezioni frontali, ma ci siamo viste una volta a settimana tutti i mercoledì. Ed è stato un appuntamento importante, perché siamo riuscite a tenerci in contatto e a non interrompere quello che avevamo realizzato”.

L’hip hop è stato sicuramente “un meraviglioso passatempo per ingannare le giornate che non sarebbero finite mai”. Ma anche un modo per tenere alte le endorfine e concentrarsi sul futuro che verrà: “L’ultimo compito che ci ha assegnato Olimpia – racconta la studentessa – è stato quello di realizzare una coreografia sulla colonna sonora che ci aveva fatto ascoltare. E’ stata una sfida molto stimolante. Ci siamo auto riprese e abbiamo verificato insieme gli errori, ridendoci sopra. Almeno ci siamo tenute impegnate e siamo riuscite a vederci, seppure on line”.

Dal 15 marzo le attività, sempre a distanza, del progetto Panthakù riprenderanno, sicuri che i risultati e soprattutto il divertimento non mancheranno.

 

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