Empatia al nido e alla scuola dell’infanzia con la Comunicazione Non Violenta: nuovo corso di formazione per il Progetto N.O.I.
di teramochildren2
Sono state tre interessanti e intense giornate quelle organizzate dal Centro Studi Sociali “don Silvio De Annuntis” di Pineto la scorsa settimana nell’ambito del progetto “N.O.I. – Nuove Opportunità per l’Infanzia”: tra giornate di formazione dedicate alla comunicazione non violenta, rivolte ai partner di progetto e articolate in un percorso di avvicinamento e introduzione a questo particolare tipo di comunicazione che attraversa l’esperienza del conflitto mediante il dialogo, l’ascolto empatico e la mediazione.
Di seguito il racconto di questi giorni direttamente dalle parole di coloro che hanno reso possibile tutto questo:
Quando ci sentiamo criticati, tendiamo a investire le nostre energie nell’autodifesa o nel contrattacco. E da lì può partire un’escalation che porta al conflitto. Quando invece riusciamo a tradurre le critiche e i giudizi parlando di quello che è importante per noi e quando riusciamo ad ascoltare ciò che è vivo nell’altro, cioè stare in empatia, è più facile trovare un punto di incontro.
La proposta della Comunicazione Non Violenta è quella di attraversare l’esperienza del conflitto mediante il dialogo, l’ascolto empatico e la mediazione, per tornare alla connessione tra esseri umani. Con la consapevolezza che ascoltare, essere in empatia non significa acconsentire per forza a ciò che l’altro chiede, significa intendere i bisogni e i sentimenti che stanno alla base delle richieste e delle azioni per fare chiarezza e trovare modalità condivise.
Per questo motivo, all’interno del progetto “N.O.I. – Nuove Opportunità per l’Infanzia”, finanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini, abbiamo deciso di organizzare il corso di formazione “EMPATIA AL NIDO E ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA CON LA COMUNICAZIONE NON VIOLENTA” che si è tenuto gli scorsi 4, 5 e 6 settembre presso l’Istituto Comprensivo 4 di San Nicolò a Tordino.
Al corso, organizzato dal Centro Studi Sociali sull’Infanzia e l’Adolescenza “don Silvio de Annuntiis” dell’Associazione Focolare Maria Regina E.T.S., hanno partecipato 25 insegnanti dell’Istituto che, insieme alla docente Angela Attianese, hanno affrontato un percorso formativo teorico-pratico di introduzione alla Comunicazione Nonviolenta secondo M. B. Rosenberg, per diventare consapevoli dei diversi aspetti della comunicazione e della loro influenza sulla relazione, anche con i più giovani.
Davvero tanti i temi affrontati, dal momento che la Comunicazione Nonviolenta offre le basi per una collaborazione autentica, concentrando l’attenzione sui bisogni non soddisfatti che sono alla base del disaccordo o del conflitto.
Durante il corso abbiamo infatti imparato che la Comunicazione Nonviolenta ci aiuta a “tradurre” il nostro linguaggio abituale in modo da portare l’attenzione anziché su critiche, giudizi e pretese, su quattro aree di chiarezza: che cosa osserviamo, che cosa sentiamo, di che cosa abbiamo bisogno e che cosa chiediamo per arricchire le nostre vite. Infatti, secondo Rosenberg i giudizi, le critiche, le diagnosi e le interpretazioni sugli altri sono tutte espressioni un po’ ristrette e alienate dei nostri bisogni e valori personali.
Osservazioni, sentimenti, bisogni e richieste sono diventate di conseguenza per tutti noi il focus centrale su cui portare la nostra attenzione e la nostra consapevolezza con il fine di rapportarci verso l’altro attraverso un linguaggio sinceramente empatico, per accedere così “ad un luogo dove non ci sono né vinti, né vincitori, dove non ci sono compromessi, ma solo riconoscimento rispettoso dei bisogni reciproci” (Rosenberg).
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