A Padova il progetto Navigazioni collabora con il territorio e arrivano i primi importanti risultati

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Padova rientra in uno dei cinque territori che hanno aderito al Progetto di Con i BambiniNavigazioni– ed è impegnato nel recupero di giovani minori che vivono inadempienze con la legge e con forte bisogno di aiuto e sostegno. La proficua collaborazione con i servizi del territorio ha permesso di avviare percorsi di riflessione e riscrittura del presente e del futuro dei ragazzi coinvolti nel progetto. “Come GEA cooperativa sociale, abbiamo realizzato la prima Family Group Conference. Il dispositivo è stato accolto con entusiasmo dalla famiglia e dalla rete di conoscenti del beneficiario” Sofia Cominato educatrice e responsabile di territorio. L’incontro ha prodotto la stesura di un piano educativo condiviso trasversalmente dai genitori e dai ragazzi, individuando due obiettivi principali: da un lato supportare i beneficiari nel superamento dell’anno scolastico, dall’altro riflettere sulle difficoltà comportamentali segnalate dalla scuola per un positivo reinserimento nel contesto classe, previsto per il prossimo anno accademico.
Il riscontro raccolto dagli educatori durante i primi incontri di supporto scolastico è incoraggiante. Il bisogno dei ragazzi di essere valorizzati e riconosciuti nei loro processi educativi e di apprendimento sta trovando la risposta nelle attitudini degli educatori. I percorsi formativi sono centrati sulla co-partecipazione e sulla presa in carico dei bisogni individuali costruiti e pensati su ogni singolo ragazzo/a. Questo è uno dei punti focus e di forza di Navigazioni: non si trattano di rotte prestabilite, ogni assistenza va individuata a partire dal singolo caso, dai singoli bisogni che la persona manifesta, iniziando dall’osservazione dei disagi sommersi e/o evidenti per creare “una navigazione sicura dove i professionisti del nostro Crossing Team siano capaci di creare proposte e soluzioni sia per il singolo che per le famiglie”.

“È bello studiare se c’è qualcuno che mi aiuta a fare i compiti” uno dei ragazzi seguiti all’interno del progetto.

Azioni semplici alle volte ma che danno sostegno concreto.
tra le strategie utilizzate dal progetto il laboratorio Infilm, una modalità che permette ai ragazzi di esprimersi, di raccontarsi, di rispecchiarsi attraverso dispositivi multimediali, partendo dalla costruzione di un vero rapporto di fiducia costruito con gli educatori e che possa fornire strumenti eccezionali che il cinema possiede, restituendo una forma di narrazione nuova.  “Un’effettiva possibilità per riscrivere il copione delle loro vite, molto apprezzata dai ragazzi. “L’esperienza arriva, li vediamo pian piano entrare  in una relazione di fiducia. Ad oggi, quattro persone partecipano con continuità e interesse ai percorsi educativi Infilm, e presto contiamo di aggiungerne molti altri”.  


Un’ultima parte delle segnalazioni è stata presa in carico dalla Cooperativa IMPRONTE. I risultati non hanno tardato; in breve tempo è stato attivato il primo tirocinio e un inserimento lavorativo sul territorio.  Anche in questo caso, l’individualizzazione della presa in carico è stata la linea guida vincente che ha consentito il raggiungimento degli obiettivi condivisi con gli utenti.


“Complessivamente siamo soddisfatti del lavoro svolto e dei primi feedback ricevuti dalle persone coinvolte. Per il futuro, prevediamo l’organizzazione degli Open Stage affinché i vari elaborati Infilm possano trovare un palcoscenico più ampio, in grado di coinvolgere e al contempo restituire i risultati alla più ampia comunità-educante”.

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