Navigazioni: un viaggio tra crescita, legami e nuove rotte per il futuro

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Cosa rimane di questi anni di Navigazioni?

Come succede in ogni viaggio, che sia per terra o per mare, arriva prima o poi il momento di fermarsi, voltarsi a guardare il percorso fatto, sistemare le mappe e l’equipaggiamento, prima di prepararsi alla prossima tappa. Così per Navigazioni Pinerolo si avvicina il momento che chiude questa parte di cammino e viene naturale guardarsi indietro e cercare di tirare le fila delle varie storie che si sono intrecciate in questi anni di progetto.

Incontri significativi lungo il percorso

Navigando tra i mari del nostro territorio abbiamo incontrato ragazze e ragazzi con grandi potenziali e con criticità importanti, con storie simili ma ognuna unica, degna di essere ascoltata e capita. Abbiamo visto nelle frequentazioni quotidiane con i beneficiari, attraverso i loro racconti, i malumori, le frasi dette e quelle taciute, come i comportamenti devianti, il benessere psicofisico, i grandi e piccoli traumi dell’adolescenza sono legati fra di loro e mentre per alcuni costituiscono gli ingredienti di una fase complessa ma fonte di sviluppo e di crescita, per altri rischiano di essere i sintomi di un’adultità difficile e rischiosa.

Comprendere il linguaggio dei giovani

Abbiamo imparato a conoscere il linguaggio dei ragazzi, le piazze e le strade che frequentano, i luoghi di ritrovo dove fanno amicizia e dove a volte si scontrano, i loro sogni e le paure. In certe situazioni abbiamo saputo anticipare le loro mosse, in altre siamo stati sorpresi dalle loro cadute ma anche dalle capacità di rialzarsi e di impegnarsi per costruire un futuro diverso. Abbiamo visto ragazzi tornare a scuola dopo averla abbandonata e ragazze impegnarsi per risollevare un’annata cominciata male ed arrivare ad affiancare settimane tra i banchi a weekend di lavoro.

Collaborazioni con realtà lavorative locali

Abbiamo conosciuto realtà lavorative sul territorio grazie alle quali inserire giovani in contesti professionali che gli hanno permesso di sviluppare la autostima, la responsabilità e le competenze. Abbiamo anche visto però come il mondo del lavoro presenti ostacoli e tranelli per chi si affaccia per la prima volta ed avrebbe invece bisogno di essere tutelato ed incoraggiato a progettare il proprio domani.

Condivisione di esperienze e crescita personale

Abbiamo condiviso con i ragazzi un tempo fluido fatto di risate, progetti, messaggi, appuntamenti da rispettare ed autobus da prendere. Grazie al metodo InFilm abbiamo coltivato la capacità di narrare, di raccontarsi attraverso immagini, parole e suoni, in modo da approfondire l’efficacia degli strumenti multimediali ed artistici come un mezzo per dare voce al vissuto ed a quei movimenti interiori che spesso faticano a trovare canali di espressione appropriati.

Dinamiche familiari e supporto genitoriale

Abbiamo avuto modo di vedere legami famigliari sciogliersi ed altri riallacciarsi, magari dopo anni di lontananza. Abbiamo conosciuto genitori sofferenti, poco presenti o troppo accudenti, forse a loro volta protagonisti di giovinezze complicate ma disponibili a mettersi in gioco e collaborare per il benessere dei figli. Magari in modalità disfunzionali ma comunque sincere.

Rafforzamento delle reti territoriali

Nel corso di questi anni abbiamo affinato i rapporti tra i vari operatori sul territorio, come marinai che frequentano abitualmente le stesse acque, gli stessi porti e che si conoscono di vista ma che spesso navigano a distanza o seguendo percorsi paralleli. Attraverso il progetto abbiamo avuto invece modo di familiarizzare e di conoscere le diverse realtà, il loro modo di muoversi sul territorio e di interagire con gli utenti. Con questa nuova profondità relazionale abbiamo potuto così definire gli obiettivi caso per caso e magari correggerli strada facendo. Abbiamo tracciato insieme rotte ed affinato tecniche di cooperazione da mantenere attive sul territorio e da trasmettere alle prossime spedizioni.

Impatto del progetto Navigazioni

Il progetto Navigazioni ha aiutato molte ragazze e ragazzi a crescere e diventare più consapevoli della propria storia, fornendo strumenti per orientarsi nel cammino e per essere parte integrante e vitale della società. Ma ha aiutato anche noi operatori del sistema sociale ad immergerci nelle città che abitiamo e nelle quali lavoriamo, eliminando le distanze tra gli attori e permettendoci di affinare pratiche di intervento e di relazione che rendono la presenza sul territorio una partecipazione viva e responsabile.

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