Al via una delle azioni di co-progettazione

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Tavolo di co-progettazione fra cittadini ed enti

Lo scorso 8 Aprile 2024 si è tenuto, presso il Centro Civico Pitigliani del quartiere del Soccorso, uno degli incontri di co-progettazione presieduti da Cieli Aperti che hanno visto il coinvolgimento attivo e partecipato di enti del pubblico e del privato cittadino, amministratori e cittadini.
Oltre al Comune di Prato, rappresentato dagli assessori Mangani (Assessore alla cultura e alla cittadinanza), Sanzò (Assessore alla città curata) e Leoni (Assessore alla Polizia Municipale, sicurezza urbana e mobilità) e dai referenti per il progetto del Servizio Immigrazione, erano presenti rappresentanti delle seguenti associazioni del territorio: Pane&Rose Coop, Ass. La Cultura Nuova, Opengroup, Ass. culturale CUT, Uisp Comitato territoriale di Prato, Fondazione Opera Santa Rita, ALIA Servizi Ambientali, Ass. culturale Faizan, Ass. Attiva Prato, Comitato Soccorso, The Loom ASD. Obiettivo è muovere una azione collettiva sul Soccorso e riuscire a costituire una sorta di Osservatorio permanente, creando sinergie di intenti per lo sviluppo del quartiere e della sua Comunità Educante, anche tra altre progettualità esistenti in cui il Comune di Prato è Capofila (ad esempio LAIV ed Embrace).
Il dibattito si è animato dei contributi di tutti i presenti con una variegata visione sul quartiere: da chi lo abita e lo frequenta nel proprio tempo libero, da chi qui ha il proprio esercizio commerciale e ne racconta le difficoltà, da chi ne ha fatto lo sfondo per le proprie forme d’arte, da chi qui ci lavora nel quotidiano a supporto della comunità, da chi ha qui la propria sede religiosa, da chi qui amministra e da chi vi porta qui i servizi (come la gestione dei rifiuti). Da una lista importante di problemi si è creato un dialogo ricco che si è concluso con la disponibilità di tutti a costruire relazioni: la vivacità del quartiere porta più sicurezza, i giardini pieni di persone allontanano lo spaccio – “Come cittadini dobbiamo fare, non addossare la colpa unicamente agli altri”, si afferma. Viene proposto per i prossimi incontri una suddivisione dei presenti in due/tre tavoli di lavoro ristretti per proposte operative che andranno a confluire in una assemblea pubblica.

 

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