Family Aid: la nuova app-diario per aiutare i piccoli pazienti

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Metà diario metà sostegno: sono queste le principali componenti della nuova app “Family Aid” realizzata da Ferdinando De Filippis. Ovviamente l’ideatore non è certo nuovo nel settore: laureato in ingegneria elettronica è esperto in informatica e progettista.

Questa app insiste sul concetto di sogno: il desiderio dei ‘nostri’ bambini e dei loro genitori è in questo caso quello di poter tornare a una vita normale, superando la malattia e facendosi coraggio uno con l’altro in quella che per loro è diventata una ‘grande’ famiglia. Da qui il motto “Vietato calpestare i sogni”.

L’app è nata dal desiderio di potersi orientare all’aiuto, dal non restare indifferenti. “Qualche tempo fa sono entrato in contatto con una realtà molto difficile -spiega Ferdinando De Filippis–  Come tutti sanno l’Istituto Giannina Gaslini, un’ eccellenza a livello mondiale, si occupa di bambini provenienti da tutto il mondo con gravissime patologie. Questi sfortunati pazienti sono accompagnati dai loro genitori e spesso si tratta di famiglie non autosufficienti. C’è un’organizzazione, non l’unica ma quella che ho conosciuto, che si fa carico di ospitare gratuitamente queste famiglie in stato di disagio economico ed esistenziale. In un bellissimo edificio, ex-convento, dove sono stati ricavati svariati appartamenti ed un’intera struttura di assistenza totalmente indipendente, dove i bambini e i loro genitori possono almeno tentare di vivere sereni”.

Qui entra in gioco l’app: “Per cercare di aiutare queste famiglie, ho pensato di realizzare un’applicazione che consenta a chiunque lo volesse di contribuire economicamente, a partire anche da una semplice sottoscrizione automatica di un solo euro al mese, solo il costo di un caffè. Certo, l’equivalente di un caffè, di per sé, non sembra un grande aiuto, ma pesa poco o nulla per chiunque e, se saremo in tanti a dare una mano, tanti ‘caffè’ potranno fare la differenza”.  Per chi può fare di più i tagli dell’importo sono diversi, 2 euro, 5 euro, 10 euro e così via al mese.

La raccolta fondi vanta una peculiarità. “L’aspetto più importante -spiega l’ideatore dell’app- è dato dal fatto che le elargizioni avverranno senza alcun intermediario. I fondi raccolti saranno direttamente e automaticamente versati da Google e da Apple sul conto corrente dell’associazione che è ovviamente una onlus senza fini di lucro e opera nella più totale trasparenza”.  Le adesioni sono aperte e mettono in luce i bisogni degli ospiti nelle strutture di accoglienza dell’Associazione Cilla Liguria Onlus e dei loro cari. Le tante associazioni che collaborano all’Istituto Giannina Gaslini non si sono dimostrate indifferenti alla tematica profilata da questa tecnologia semplice ed intuitiva impegnandosi per favorirne la conoscenza e la diffusione. Del resto è un mezzo talmente di uso comune da diventare “un diario di questo cammino -continua De Filippis- il modo per sentire il vostro appoggio e mantenere tutti i nostri sogni ‘vivi’”.

Si tratta di aggiornamenti che diano qualcosa indietro a chi aderisce, facendo vedere come si vive, che attività si fanno, le aree coinvolte nei diversi laboratori o pratiche come l’orto therapy  o la pet therapy. Gli aggiornamenti, grazie alla tecnologia messa in campo, vengono effettuati direttamente da chi lavora all’interno o dagli ospiti della struttura, sempre nel rispetto della privacy.

“Forse sarà un tentativo inutile -chiude De Filippis- forse avrà successo. Certamente, se riuscirò a coinvolgervi anche solo emotivamente, spero che il vostro contributo, anche se non finanziario, sia quello di aiutarmi a diffondere l’ app il più possibile, spiegandone le ragioni che la sostengono”. Un appello alla sensibilità costruttiva.

Versione per Android qui: https://play.google.com/store/apps/details?id=family.aid

Versione per iPhone: https://apps.apple.com/us/app/family-aid/id1546849702

Giulia Cassini

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