Primo Festival della Fiaba a Lucca: oltre 1000 partecipanti
di Fondazione Volontariato e Partecipazione
LUCCA. La prima edizione del Festival della Fiaba “RaccontoRaccolto” sì è appena conclusa. Al contrario della consuetudine vorremmo iniziare con i ringraziamenti: al progetto LuccaIn che ha reso possibile la realizzazione di questo sogno, all’amministrazione comunale per il sostegno e per il suggerimento di una location tanto suggestiva quanto azzeccata per l’evento, a tutti i volontari dell’associazione Giardini del Futuro che con tanta passione hanno contribuito e lavorato per la buona riuscita del festival, agli artisti e ovviamente a tutte le famiglie e ai bambini e alle bambine di ogni età che hanno partecipato ai laboratori, assistito agli spettacoli, sperimentato materiali, disegnato, giocato…
Il festival nelle due giornate ha registrato una presenza di oltre 1000 partecipanti. Tutti i laboratori e gli spettacoli sono stati più che partecipati; feedback di apprezzamento, stupore, benessere sono arrivati durante tutto lo svolgimento del festival.
L’intento era quello di creare un’occasione di grande spessore culturale alla portata di tutti, in uno spazio facilmente raggiungibile, in un ambiente altamente arricchente, esteticamente bello e curato. Volevamo offrire a tutte le bambine e tutti i bambini, senza alcuna distinzione sociale o culturale, uno spazio di narrazione, ascolto, scoperta, stupore, divertimento e bellezza. Un programma pensato per restituire tempi lenti, per facilitare la libera scelta di fare o non fare, di partecipare attivamente o osservare, di leggere o ascoltare. Un evento costruito a partire da cose semplici: natura, arte, teatro.
Gli artisti che si sono esibiti, attraverso rappresentazioni teatrali, che hanno tenuto laboratori, che hanno offerto performance o che hanno semplicemente raccontato delle storie, hanno rispettato e rappresentato a pieno l’intento primario del festival: contrastare povertà educative, povertà sociali di soggetti svantaggiati e povertà che spesso si nascondono dietro ad apparente benessere, nella scansione frenetica della giornata che priva bambine e bambini della poesia di una fiaba, della magia della natura, dello stupore dell’arte. Povertà educative tutte che inaridiscono gli animi, appiattendoli.
Un “Racconto Raccolto” che ha voluto offrire questo tipo di ricchezza educativa, alla portata di tutti, facilmente reperibile tra le righe di un buon libro, nella fantasia che si usa per realizzare una marionetta o una scatola narrante, nella scoperta di composizioni naturali che cambiano sempre, nel movimento armonioso di un ballo di gruppo, nelle tovaglie stese al sole per raccogliere pensieri e immagini, nelle parole di personaggi magici che ci raccontano cose antiche o che ci stupiscono dall’alto di buffi trampoli…
Un “Racconto Raccolto” che ha regalato, ci auguriamo, momenti di libertà e intimità, spazi di dialogo e di relax, momenti di gioco e risate anche agli adulti.
Concludiamo questo report citando una breve parte di uno studio di Save The Children, recentemente pubblicato.
Con l’aggravarsi delle condizioni socio-economiche di molte famiglie, all’aumento delle povertà economiche sono corrisposte anche nuove povertà educative: tanti bambini, infatti, non hanno accesso a attività culturali. Sei ragazzi su 10 (il 59,9%) tra i 6 e i 17 anni non arrivano a svolgere, in un anno, quattro delle seguenti attività culturali: lettura di almeno un libro, sport continuativo, concerti, spettacoli teatrali, visite a monumenti e siti archeologici, visite a mostre e musei, accesso a internet. (Fonte dei dati è ISTAT, elaborazione per Save the Children. Indice elaborato per la misurazione della deprivazione culturale e ricreativa di bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni, 2016).
Ecco, il nostro augurio è che questi dati siano destinati a cambiare anche grazie ad iniziative come quella appena conclusa, meglio se inserite in progetti tanto importati e utili come LuccaIn sta dimostrando di essere, perché ogni bambina e ogni bambino possa avere libero accesso alla cultura, in tutte le sue infinite e sorprendenti forme.
Marina Bellanti, associazione Giardini del Futuro.
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