L’impegno di Arci Liguria contro la povertà educativa continua nel 2020
di lostineducation
Con la fine del 2019 è terminato il primo anno di attività del progetto Lost in Education che ha visto coinvolta Arci Liguria nelle comunità di Taggia e Vallecrosia.
Lost in Education è uno dei 17 progetti multiregionali approvati da Con i Bambini attraverso il Bando Adolescenza (11-17 anni), che ha come capofila UNICEF e tra i partner Arciragazzi e, appunto, Arci Liguria.
Venti scuole coinvolte in tutto il Paese (13 Istituti Comprensivi e 7 Scuole Superiori) in 8 regioni italiani, Lost in Education è stato pensato per sviluppare una serie di strumenti per l’Attestazione di Comunità educante, esito di sistema delle azioni positive del progetto: laboratori di comunità; mappe di comunità educante; strumenti di coinvolgimento attivo dei minorenni (progettazione partecipata); percorsi educativi, anche individuali, per l’acquisizione di soft skill di cittadinanza attiva; luoghi di incontro e confronto tra ragazzi, docenti, famiglie, agenzie educative, attori del terzo settore, del profit, enti pubblici e realtà che si occupano di minorenni, a livello comunale, regionale e nazionale. Insomma un “progettone” di 38 mesi, iniziato con le azioni preliminari il 23 settembre 2018 che terminerà il 22 novembre 2021.
Arci Liguria ha sviluppato le azioni di progetto a Vallecrosia e Taggia, coinvolgendo l’Istituto Comprensivo ‘Andrea Doria’ a Vallecrosia, l’Istituto Comprensivo di Taggia e l’Istituto d’Istruzione Superiore ‘E. Ruffini – D. Aicardi’ sempre di Taggia e il 2019 è stato dedicato alla costruzione e alla realizzazione delle Mappe di Comunità. Mappe (e complessivamente progetto) che pongono le basi teoriche da uno degli articoli della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia dell’Adolescenza di cui quest’anno abbiamo celebrato il trentennale: l’articolo 29 – diritto ad un’educazione di qualità e in grado di sviluppare le piene potenzialità del ragazzo. Proprio a Taggia il lavoro di Arci Liguria ha avuto il suo fulcro; per noi le Mappe di comunità sono diventate l’occasione per costruire un vero e proprio Tour della Comunità Educante che presenteremo il prossimo 19 e 20 febbraio. Si tratta di tre eventi/tour che restituiranno tre mappe, frutto del lavoro delle classi prima e seconda media di Badalucco, un paese nell’entroterra di Taggia, del lavoro di due classe di seconda media a Taggia e del lavoro di tre prime superiori dell’Istituto d’Istruzione Superiore Ruffini Aicardi per quello che riguarda Arma di Taggia.
Ma cos’è un Tour della Comunità Educante?
Grazie alla lettura partecipata del territorio, usando gli strumenti dell’arte sociale e partecipata, attraverso alcune attività che abbiamo svolto in aula ed altre che abbiamo realizzato in esterna, sul territorio, realizzeremo un vero e proprio tour, un giro turistico guidato, della Comunità Educante. Il pubblico partecipante, si troverà ad essere condotto – da equipe composte dagli stessi ragazzi coinvolti nel progetto, in un percorso che svela i luoghi riconosciuti come sede di istituzioni/associazioni/persone/incontri informali/amicizie reali o virtuali visti come attori educanti, dai ragazzi coinvolti.
I ragazzi, veri e unici protagonisti di questo lavoro, esprimono così una visione della propria comunità, della scuola stessa “mettendosi in gioco” in prima persona e sviluppando quel protagonismo che è, prima di tutto, libertà ma è anche e soprattutto base della loro educazione e della loro crescita. Alle Mappe di comunità seguiranno nel prossima anno i, Laboratori di Comunità; scopo di questi laboratori è quello di innescare un dialogo, positivo e virtuoso, ed un confronto con tutti gli attori della comunità mappati rispetto ai temi centrali del progetto. Un punto di vista dei ragazzi che si arricchisce di contaminazioni ulteriori, che scopre le potenzialità talvolta invisibili del territorio, nell’ottica di una comunità che si aiuta. In questo caso, partendo dalle dimensione scolastica verso l’esterno.
Concludendo Lost in Education è una grande sfida per Arci Liguria; ci misuriamo con il futuro del nostro territorio, costruendo occasioni per questi ragazzi e queste ragazze di migliorare il proprio benessere, esaltando la loro capacità personale di percepirsi come attori trasformativi della propria comunità scolastica e di vita. Che poi altro non sono che le basi della cittadinanza attiva. Concetto a cui noi teniamo ancora molto.
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