Tommaso Primo canta l’umanità delle periferie di Napoli

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LeNu riparte con la giusta carica di energia.
Quale modo migliore per farlo ascoltando la canzone di un amico, artista napoletano molto bravo e apprezzato, che si chiama Tommaso Primo? Tommaso ci racconta del suo ultimo album fortemente incentrato sulle tematiche sociali.

“Cavalleggeri è un quartiere-dormitorio limitrofo a Bagnoli, l’area dove si è consumato il grande scempio ambientale. Il brano “Cavalleggeri è New York nella testa di Laura” narra la storia di una ragazza di periferia, che dal quarto piano del balcone di casa vede il mare in lontananza ma la grande colata di cemento la separa dai profumi della natura. Laura vive in un quartiere privo di punti d’incontro e soffocato da una certa cultura popolare e sogna di scappare e condurre la sua vita altrove. Ammetto di aver usato questa storia anche per parlare un po’ di me” – così il cantautore napoletano Tommaso Primo spiega la nascita di “Cavalleggeri è New York nella testa di Laura”, che richiama al tema della povertà educativa.

Il brano fa parte di “Favola Nera”, quarto album del giovane cantautore, realizzato tra Londra e le strade della periferia di Napoli da cui le nove tracce hanno preso molto spunto.

Tommaso Primo si è calato nelle viscere oscure della città, quella delle Madonne Nere – le vittime della tratta, dei bambini maltrattati, degli amori traditi, delle femmine sempre sotto giudizio e ne ha cantato le storie provando a dare spazio a “ciò che inferno non è”.

Nove brani in bilico fra tradizione popolare e qualche atmosfera lunare che con l’ausilio di chitarre classiche, fiati, percussioni, violini, e la partecipazione di guest star del calibro di Peppe Barra, Dario Sansone (Foja) e Roberto Colella, solo per citarne alcuni, emozionano a più livelli.

“Per raccontare bisogna calarsi nella realtà, ed io ho voluto immergermi nel ventre oscuro della città di Napoli e delle sue periferie. In questi luoghi c’è una vita di occhi lucenti che subiscono la condizione della schiavitù e cercano qualcosa di diverso, una speranza”.

Il disco, impreziosito dal disegno di Francesco Filippini, è prodotto da Area-live e Graf srl sotto la direzione artistica di Giuseppe Spinelli.

Servizio a cura di Ortensia Ferrara

Si ringrazia Ornella Esposito, responsabile comunicazione progetto “Legami nutrienti”

(fonte www.conmagazine.com)

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