Street Art per raccontarsi

Le ragazze e i ragazzi di Castel Goffredo hanno utilizzato un modo creativo di raccontarsi: la street-art.

Il risultato di due mesi di laboratorio di murales è sorprendente: un meraviglioso racconto visivo frutto della condivisione e della creatività di otto giovani adolescenti, un’occasione di dare libero sfogo alla propria immaginazione, creando una risposta positiva al proprio disagio interiore.

Ragazzi e ragazze, infatti, hanno lavorato a un disegno che raccontasse gli effetti della pandemia sui giovani, che esprimesse un loro vissuto personale. E l’hanno raccontato imparato anche aspetti tecnici come i giochi di contrasto, l’utilizzo delle sfumature, del fondo, della luce e dell’ombra e l’importanza dell’effetto che il murale deve dare a distanza e sull’impatto visivo.

Non è stata solo un’opportunità di espressione, ma anche un segno visibile di riscatto personale e un’azione di riqualificazione urbana. Il muro dipinto, infatti, si trova in una zona ciclabile che costeggia la campagna e la separa da un’area industriale, prima griglio e spento e ora ricco di colori e storie, per essere ammirato da tutta la cittadinanza.

Il percorso è stato sviluppato grazie al collettivo artistico La Magnolia di Cremona, in collaborazione con le politiche giovanili del Comune di Cremona e in sinergia con la cooperativa sociale Arché e ha permesso agli adolescenti sia di apprendere le tecniche pittoriche dell’arte dei murales sia di confrontarsi con le dinamiche di gruppo, relazionali e personali.

Il progetto proseguirà la prossima primavera con un nuovo laboratorio di street art lungo lo stesso muro.