FONTE NUOVA CENTRO DELLA LEGALITÀ
di La Lanterna di Diogene Coop. Sociale Onlus
Una scuola gremita di ragazzi pronti ad accogliere, festanti, degli eroi. Non calciatori o star del web. Ma lottatori. Donne e uomini che hanno sacrificato la loro vita per lottare e combattere contro la mafia e il malaffare.
Per un giorno l’I.C. ‘Sandro Pertini’ di Fonte Nuova si è trasformato nell’epicentro della legalità. Capitano Ultimo, l’uomo che arrestò Toto Riina; Valeria Grasso, mamma che ha denunciato il clan Madonia; Maricetta Tirrito, portavoce dei collaboratori di giustizia. Ospiti di uno straordinario evento organizzato dall’Atelier Koinè, progetto selezionato da impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del fondo a contrasto della povertà educativa minorile.
Una festa nel ricordo di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e di tutti coloro che sono caduti per un’ideale e un sogno.
“Falcone, come tanti suoi colleghi, è stato vittima dell’invidia e della meschinità prima ancora della mafia – ha gridato Capitano Ultimo -. Voi dovete perseguire l’amore, la fratellanza. Ma non a parole nei fatti. Dovete essere protagonisti, non temere nessuno. Costruire una comunità educante che attraverso i valori sconfigga il malaffare e la criminalità”.
Commovente la testimonianza di Valeria Grasso. “Non volevo pagare il pizzo, non volevo piegare la testa e mi sono ribellata. Le cosche mi hanno condannata a morte e sono dovuta scappare. Io e i miei figli abbiamo dovuto rinunciare a tutto. Lo rifarei? Sì, è difficile perseguire la legalità ma la libertà non ha prezzo” le sue parole.
E ancora, Maricetta Tirrito: “Mi chiamano infame per aver denunciato dei criminali. Siete voi le persone che possono sconfiggere la criminalità organizzata. Non fatevi abbagliare dai facili miti. Le forze dell’ordine sono i nostri eroi, coloro che sacrificano la vita per tutelare la nostra”.
“Anche quest’anno – spiega Caterina Simei, presidente della coop la Lanterna di Diogene, ente capofila del progetto L’Atelier Koinè – volevamo far conoscere da vicino agli studenti dei simboli della lotta alla mafia. Hanno avuto la possibilità di scambiare con loro punti di vista, opinioni, idee. Avere degli stimoli che siamo sicuri saranno determinanti nel loro percorso di crescita e sociale”.
L’evento è stato introdotto da Simone Saccucci, educatore e storyteller, seguito dallo splendido intervento del prof. Mauro Camponeschi, dell’istituto Pertini. Nel mezzo il fantastico quadro coreografico dei Vitamina B Dance and Theater Company e le letture teatrali delle poesie di Felicia Bartolotta, madre di Peppino Impastato, a cura del gruppo di Teatro Sociale APS ‘Teatro dell’applauso’.
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