“Formarci X non fermarsi”, grande successo del I appuntamento di formazione online

di

Il primo incontro di formazione “Formarci  X non fermarsi”, organizzato dal progetto “L’ Atelier Koinè” prende il via con un picco di centotrentacinque  partecipanti: un numero importante che ha seguito su piattaforma la professoressa Maria Adele Veste, formatrice, ma  anche docente di sostegno, che ha introdotto ai partecipanti una serie di molteplici strategie per studenti con bisogni educativi speciali, cercando di distinguere tra interventi personalizzati e individualizzati. 

La docente ha utilizzato come metafora significativa per introdurci alla difficoltà di apprendimento degli studenti BES, la mappa della metropolitana di Londra, come una sorta di paradigma che sta a significare la difficoltà di vie, colori, indicazioni con il quale uno studente con difficoltà si trova a districarsi giornalmente e che sarebbe molto più semplice da comprendere andando a semplificare il compito, ossia individuare sulle tante strade, una sola strada che sia quella comprensibile per i ragazzi con difficoltà, che giornalmente seguiamo nelle scuole. 

La formazione in questione nasce con la volontà  di supportare la comunità educante tutta (docenti, oepa, assistenti specialistici) dopo la recente esperienza didattica intervenuta con la DAD (didattica a distanza) con l’ evento del covid 19 in previsione del rientro a scuola a settembre, con le variabili che interverranno in futuro, ancora purtroppo solo ipotizzabili. 

La didattica a distanza, ad oggi è stata una “didattica forzata”, inaspettata, mancante di un  accordo pregresso che in questo caso specifico non c’ è stato. Le parti non hanno potuto stipulare patti e ci si è affidati al buon senso. I dati in proposito, indicano che una buona parte è stata tagliata fuori dalla didattica a distanza, non supportando quindi, per gli studenti il livello di AUTONOMIA che invece la normativa sull’ inclusione deve garantire.  

Dalla promulgazione della legge 170 (sui BES, bisogni educativi speciali), si inizia ad utilizzare la parola  “personalizzare”; personalizzare vuol dire parcellizzare il carico, personalizzare vuol dire circoscrivere il problema in modo dettagliato, lavorare su quelle che sono le ABILITA’ RESIDUE. Estremamente stimolante quindi il primo incontro di formazione “Formarci per non fermarsi”, realizzata dal progetto “L’ Atelier Koinè” con lo scopo principe di combattere la dispersione scolastica che la DAD pare abbia amplificato in modo rilevante.

Cosa troveremo a settembre e in che modo rientreremo a scuola ancora non lo sappiamo, intanto ci FORMIAMO PER NON FERMARCI!!!

Regioni

Ti potrebbe interessare

HUB Attivamente: all’Istituto “G.V. Catullo” di Monterotondo avviato percorso per “scelte consapevoli”

di

Il 19 marzo si è svolto all’ interno dell’Istituto “G.V.Catullo” di Monterotondo il primo degli incontri di formazione tenuti dal dott. Dario...

“CONNESSIONI AFFETTIVE: Essere genitori e figli al tempo dei social”, l’evento formativo a Mentana

di

COMUNICATO STAMPA – Si è svolto ieri nella Biblioteca comunale di Mentana l’evento “Connessioni Affettive: essere genitori e figli al tempo dei...

“Racconta Koinè 2020”: è online l’ebook con i racconti degli adolescenti

di

La II edizione del concorso letterario per studenti della scuola secondaria di I Grado “Racconta Koinè” – ideato nell’ambito delle attività dell’HUB...