‘Io sto bene qui…in Montagna’ approda in Val Pellice
di Diaconia Valdese
Si presenta lunedì 7 maggio – alle ore 16 presso la Sala Comunale di Torre Pellice – il progetto selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Bando “Prima Infanzia” finanziato dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile
Torre Pellice, 3 maggio 2018 – Il Comune di Torre Pellice ha partecipato, come soggetto capofila insieme ad altri partner, al bando nazionale Prima Infanzia 0 – 6 pubblicato dall’Impresa Sociale ‘Con i Bambini’ ed ha ottenuto un contributo è di 396 mila euro per 3 anni.
Il progetto ‘Io sto bene qui…in montagna’, oggetto della candidatura del Comune, è stato presentato con l’obiettivo di fronteggiare il problema della insufficienza dei servizi per l’infanzia nelle zone montane.
Il progetto si propone, infatti, di costruire un sistema integrato di servizi rivolti ai bambini e alle bambine da 0 a 6 anni e alle loro famiglie che abitano in Val Pellice. L’idea è quella di definire e realizzare un’offerta ampia e di qualità anche tramite un percorso di ricerca/azione e di partecipazione con le famiglie e i soggetti che hanno competenze in merito, ponendo particolare attenzione alle famiglie svantaggiate che vivono in situazioni di disagio economico e sociale.
Il Comune di Torre Pellice ha coinvolto nel progetto 12 partner: l’ASL TO3, il CISS (Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali), il circolo Legambiente Val Pellice, la Città Metropolitana di Torino, la Diaconia Valdese, l’Istituto compresivo ‘E. De Amicis’ di Luserna San Giovanni, l’Istituto comprensivo ‘Gianni Rodari’ di Torre Pellice, lo studio APS (Studio di Analisi Psicosociologica), l’UNCEM Piemonte (Unione dei Comuni e Enti Montani), l’Unione Montana Pinerolese e l’Associazone ORA.
Gli obiettivi principali sono quelli di attivare modalità di lavoro permanente tra operatori sociali ed educativi, di creare cooperazione tra gli stessi per sviluppare soluzioni organizzative innovative (ampliamenti di orario, attività decentrate, fruibilità estiva) in modo da coprire tutte le esigenze delle famiglie, ristrutturare ecologicamente l’Asilo Nido comunale con un’operazione di trasformazione nZEB (nearly Zero Energy Building) dell’edificio e sviluppare percorsi rivolti alla diffusione e utilizzo dei pannolini lavabili.
Otto sono le macro azioni che verranno realizzate sul territorio in tre anni. ‘La prima di queste – come afferma Giovanni Borgarello, assessore Istruzione, Asilo Nido e politiche della famiglia – già in corso di svolgimento, si propone di attuare un’operazione di ascolto delle famiglie con bimbi 0/6 anni per raccogliere pensieri, critiche e bisogni. Base per sviluppare ulteriori azioni e progetti rivolti ai bambini, il nostro futuro’.
Verranno coinvolte circa 1200 famiglie con bambini dagli 0 ai 6 anni e ca. 100 famiglie nelle azioni che richiedono una partecipazione più significativa e costante (gruppi di lavoro specifici, momenti formativi); questo permetterà di sviluppare un percorso di crescita di coesione sociale, fiducia reciproca, capacità di lavoro insieme, con un rafforzamento delle competenze sia degli educatori ed insegnanti, sia dei decisori politici.
I primi momenti che rientrano nel progetto sono l’ormai nota Festa dell’Infanzia, giunta quest’anno alla IX edizione e prevista per venerdì 18 maggio e sabato 19 maggio p.v., nell’ambito della quale, tra le molte attività dedicate all’infanzia, verrà presentata l’apertura di un centro educativo estivo per la fascia 0-3 anni da parte della Diaconia Valdese.
Samuele Pigoni, responsabile di Diaconia Valdese – Giovani e Territorio, dichiara ‘Siamo molto contenti di partecipare a questo progetto: riconosce infatti la centralità dei bambini e delle bambini e l’esigenza di creare legami, intorno e con le famiglie, sulle questioni educative. Inoltre, si propone un miglioramento della qualità della vita sul territorio. In particolare cercheremo di rispondere all’esigenza di conciliare lavoro e famiglia nel periodo estivo, mantenendo il Nido Intercomunale aperto quando altrimenti sarebbe chiuso’.
La nascita di una concreta comunità educante su un territorio montano è quindi la risposta ad una società che ancora necessita di servizi per arginare la povertà educativa minorile.
Infine, come sottolinea l’Assesore Giovanni Borgarello ‘Ci dobbiamo sempre ricordare che un territorio che non investe sulle nuove generazioni non ha futuro, mentre invece un paese a misura di bambino è un paese per tutti!’.
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