OnStage+ A Pinerolo
di coopmafalda
PER PROMUOVERE MODELLI DI MASCHILE PLURALI E POSITIVI E CONTRASTARE LE DISCRIMINAZIONI SU ORIENTAMENTO SESSUALE E IDENTITÀ DI GENERE
Il 7 novembre, al Teatro Incontro di Pinerolo, si è tenuto lo spettacolo “OnStage+” a cura di Social Community Theater Center (SCT Center) e Teatro Popolare Europe ETS.
Lo spettacolo è parte dell’Officina Culturale Itinerante, un percorso previsto dal progetto “In viaggio con Clara” nell’ambito dell’Organizzazione di Eventi e Attività Culturali, per promuovere e diffondere all’interno della Comunità educante l’interesse per e l’esercizio delle pratiche culturali, affinché esse possano attivare il pensiero critico, il contrasto ad ogni forma di discriminazione e violenza, la valorizzazione di tutte le scelte identitarie personali, che devono essere viste come risorsa e arricchimento comunitario e non stigmatizzate come diversità secondo pregiudizi e stereotipi.
In questa visione del ruolo della cultura non poteva mancare l’attenzione sia al tema dell’identità di genere e alle connesse forme di discriminazione, ancora largamente diffuse e radicate nella nostra società, sia al tema dei modelli maschili, riconducibili altrettanto diffusamente all’associazione dell’identità maschile con atteggiamenti tossici, omobitransfobici, razzisti e abilisti. Di quest’ultimo aspetto culturale è quanto mai importante promuovere e diffondere la consapevolezza, poiché esso è intrinsecamente legato alle molteplici forme di violenza maschile sulle donne.
Ecco dunque la necessità di promuovere e sostenere, anche in un contesto informale e per un target transgenerazionale, modelli socioculturali:
- di inclusione autentica delle persone LGBTQIA+ in tutti i contesti di vita (istruzione e formazione, lavoro, sociale, sportivo, familiare, di tutela della salute ecc.)
- di maschile, che ne propongano la dimensione plurale e alternativa a quella escludente e opprimente tipica del patriarcato.
Lo spettacolo “OnStage+” risponde perfettamente a queste esigenze. Nato all’interno di un progetto interdisciplinare di Public Engagement “OnStage – nON STare A GuardarE”, sviluppato nel 2022 da SCT Centre in collaborazione con i Dipartimenti di Psicologia, Studi Umanistici, Giurisprudenza, Studi Storici, Culture Politica e Società e Informatica, Cirsde, Direzione Generale e CUG – Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Torino, per contrastare le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale attraverso uno spettacolo interattivo, esito di un’attività di ricerca scientifica sui contenuti e di un processo di lavoro sviluppato secondo la metodologia del Teatro Sociale e di Comunità; si avvale infatti anche di interviste e workshop con studenti e cittadini.
Lo spettacolo, strutturato secondo la metodologia ideata da SCT Centre e Università di Torino nei primi anni Duemila, coinvolge il pubblico attivamente, attraverso linguaggi performativi e continui espedienti volti ad attivare la riflessione sulle tematiche dell’identità di genere e dei modelli di identità maschile, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza collettiva sulla loro complessità e sul dibattito civile che esse continuano ad alimentare nella società.
“OnStage+” è nato da un’idea di Alberto Pagliarino (attore, autore, Ph.d e Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino, con una specializzazione in Teatro Sociale e di Comunità; membro del comitato direttivo e responsabile area cultura di SCT Center) ed è stato curato per la regia da Alessandra Rossi Ghiglione (creatrice, direttrice e supervisore scientifico di SCT Centre, responsabile delle aree Education e Research and Evaluation, professoressa presso l’Università degli Studi di Torino).
La produzione è di SCT Centre – Teatro Popolare Europeo e Compagnia il Melarancio, con il sostegno di Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo.
Nello spettacolo le caselle contengono quiz per fornire informazioni controintuitive; icone (di figure che si sono particolarmente distinte sui temi trattati), storie vere che vengono proposte con monologhi; scene di vita quotidiana che coinvolgono attivamente il pubblico accogliendolo sul palcoscenico. Attraverso ciascuna casella è così possibile proporre in modo chiaro e avvincente contenuti complessi e rompere stereotipi.
Gli attori Alberto Pagliarino ed Elisa Denti, la cantante Viola Zangirolami e il musicista Emanuele Francesconi hanno invitato il pubblico – diviso in due squadre, la blu e la gialla – a lanciare i dadi per avanzare sulle caselle giganti e lo hanno accompagnato attraverso riflessioni e confronti sulle molteplici forme di discriminazione legate sia all’identità sessuale sia all’identità maschile. Una “storia vera” è stata performata con un intenso monologo sui rapporti tossici degli uomini contro le donne.
Il pubblico è stato costantemente coinvolto a partecipare attraverso il gioco: ogni squadra forniva le sue risposte e ogni risposta corretta comportava l’assegnazione di un chilo di “sale in zucca” (il chilo di sale veniva posto dagli attori in corrispondenza della squadra che si era aggiudicata la risposta); al temine dello spettacolo il punteggio totalizzato in chili di “sale in zucca” ha permesso di proclamare vincitrice la squadra gialla, che ha aumentato maggiormente il suo sapere e la sua competenza sui temi trattati.
In modo giocoso e leggero si sono attivate relazioni e occasioni di confronto e condivisione di riflessioni tra persone che, pur appartenendo alla stessa comunità, non si conoscevano prima dello spettacolo: una bella occasione di rendere un evento culturale generativo di rapporti e senso di comunità.
Nonostante l’affluenza del pubblico sia stata numericamente un po’ limitata, era significativamente rappresentata in sala buona parte della comunità educante, che ha manifestato grande apprezzamento per lo spettacolo sia in quanto performance artistica originale e molto coinvolgente, sia per le sue forti valenze educative, tanto da aprire la prospettiva di una futura replica diurna dedicata alle scuole. Siamo infatti convinti della necessità di coinvolgere con questo spettacolo un maggior numero di adolescenti, soprattutto maschi che, intenti nel loro percorso evolutivo alla ricerca di riferimenti per formare la propria identità, sono ancora in larga parte esposti a modelli escludenti, discriminatori e violenti.
Attraverso questo spettacolo l’Officina Culturale Itinerante ha attivato una parte strategica della Comunità Educante pinerolese su temi ancora poco discussi in profondità, ma soprattutto letti e vissuti secondo una visione socio-culturale tuttora chiusa, divisiva e opprimente.
La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea del 2000, in coerenza con il dettato costituzionale e le convenzioni internazionali, ci invita a contrastare “qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali”…
“L’uguaglianza è una necessità vitale dell’animo umano. A tutti gli esseri umani bisogna dare la stessa quantità di rispetto e di attenzione, perché il rispetto non ha misura”. (Simone Weil)
“In viaggio con Clara” intende sostenere attraverso le sue azioni questi principi quali basi per realizzare una società più aperta, coesa, inclusiva e sostenibile. Confidiamo che lo spettacolo del 7 novembre contribuisca a centrare questi obiettivi.
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