Dalla comunità educante al Patto di comunità di Tor Pignattara

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La storia della comunità educante di Tor Pignattara è molto lunga.

Quella che vi vogliamo raccontare nasce circa 15 anni fa intorno alla scuola Carlo Pisacane, attualmente parte dell’istituto Simonetta Salacone, quando famiglie, insegnanti e associazioni del territorio si uniscono per difendere la scuola a rischio chiusura in seguito all’abbandono da parte delle famiglie del quartiere a causa della presenza di alunne/i di origine non italiana. 

Per risolvere il calo delle iscrizioni, insegnanti e genitori hanno innescato pratiche virtuose che hanno individuato nell’apertura della scuola al territorio il punto di svolta. Con l’aiuto di tante realtà del quartiere, la Pisacane si è trasformata da scuola ghetto a modello di apertura e accoglienza, polo culturale del quartiere.

Negli anni la comunità educante della Pisacane si è aperta sempre più al territorio anche grazie alla presa in carico da parte dell’associazione di genitori Pisacane 0-99 di alcuni spazi della scuola: aule in disuso sistemate e utilizzate per attività pomeridiane (corsi di musica e aiuto compiti prima di tutto), per far diventare la Pisacane una scuola aperta oltre l’orario didattico e nei week end. Il passaggio successivo è stato l’affidamento ai genitori dell’ex casa del custode, ora casa Khan, che in seguito ad un percorso di co progettazione, ancora in corso, è interessata da lavori di riqualificazione con l’obiettivo di trasformarsi in casa del quartiere, aperta a tutti e a tutte con offerte culturali di diverso tipo.

L’impegno di tante e tanti ha visto nel tempo un susseguirsi di iniziative e opportunità di varia natura: da presentazione di libri nella rinnovata biblioteca, a incontri su temi di attualità alla presenza di mediatrici e interpreti linguistiche. Moltissime attività sono state portate avanti grazie all’impegno volontario di genitori e persone interessate a collaborare con la scuola e la sua comunità. Sono frutto di questo impegno ad esempio i due grandi momenti collettivi che segnano il calendario Pisacane: la celebrazione della giornata dei diritti delle persone migranti e rifugiate politiche, il 18 dicembre, e Taste de world, la grande festa per musica cibo e persone di fine maggio. Nel corso del tempo però sono stati anche realizzati progetti finanziati da enti pubblici e privati che hanno permesso di ampliare l’offerta culturale e le opportunità formative e sociali dentro e fuori la scuola.

E’ con il progetto “Innesti di comunità” che prende avvio un’ulteriore tappa in questa storia, quella della costruzione del Patto educativo di comunità di Tor Pignattara.

La comunità educante decide di dotarsi di uno strumento in più, quello del Patto di comunità, con l’obiettivo di arginare la povertà educativa.

I patti educativi di comunità sono alleanze territoriali tra scuola, amministrazione pubblica e terzo settore in grado di trasformare la scuola in un’agente di conoscenza e trasformazione che si apre al territorio attivando processi di co-progettazione del cambiamento.

Vengono coinvolti molti attori come le istituzioni, i servizi sociali di zona, docenti e personale scolastico, famiglie, cittadine e cittadini, associazioni del territorio. 

Ed è con questo percorso che la comunità educante si allarga ad altri istituti scolastici del territorio, in particolare l’istituto comprensivo Via Laparelli, anche grazie all’innesto con altre progettualità attive sul territorio, come il progetto Galassia Torpigna, al quale aderiscono molti partner già presenti in Innesti di comunità.

Inizia così un confronto che sta portando alla delineazione di un sistema valoriale comune intorno a 4 temi: intercultura; spazi e servizi; clima, ambiente e territorio; salute e affettività. 

Ogni tavolo sta mappando i bisogni del territorio e obiettivi a breve e medio termine con l’intenzione di utilizzare lo strumento del Patto per mettere insieme progetti e bisogni e programmare interventi a medio/lungo termine, che vivranno grazie a incontri periodici di co- progettazione realizzati tra i firmatari del patto.

Con lo strumento del Patto educativo di comunità Tor Pignattara potrà sperimentare un modo alternativo per intervenire sui bisogni del territorio mettendo insieme le tante realtà e opportunità già attive e programmando interventi che non restino isolati e legati a singole progettualità ma che rientrino in una visione organica e condivisa. 

Sarà inoltre un’occasione importante per strutturare meglio i rapporti e la sinergia tra Istituzioni, scuole e associazioni come impegno condiviso e confronto costante per contrastare il fenomeno della povertà educativa, con l’intento di riuscire ad intraprendere insieme un percorso reale di co-programmazione e co-progettazione di servizi e interventi educativi sul territorio di Torpignattara. In questo senso sarà fondamentale individuare all’interno del patto tempi e strumenti idonei al suo funzionamento e chiarire impegni e ruoli di tutti i suoi firmatari: si tratterà di individuare e sperimentare delle nuove pratiche che andranno monitorate e verificate in itinere e che puntano a stimolare ancor di più la cittadinanza attiva, il protagonismo e la capacità di cooperare di tutte le parti in causa.

 

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