“Il paese che educa”, al via la seconda annualità del progetto

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Prende il via la seconda annualità de “Il paese che educa”. Il progetto, selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e avviato dal Comune di Marano Vicentino in collaborazione con le cooperative Samarcanda Onlus e Radicà Onlus, prosegue il suo cammino lungo il sentiero tracciato dal Patto Educativo Territoriale, dedicando il mese di novembre a iniziative che approfondiranno il tema della violenza di genere online e degli usi corretti o errati delle tecnologie, attraverso due serate dedicate:

  • Mercoledì 20 novembre, alle 20, la comunità adulta (in modo particolare, educatori, insegnanti e genitori) è invitata ad un incontro con la formatrice digitale Megahub Anna Scolaro e con le operatrici Marta Mazzotta e Ilaria Martini per parlare di sensibilizzazione sulla violenza di genere online.
  • Martedì 26 novembre, ore 20.30, alle relatrici Anna Scolaro, Marta Mazzotta e Ilaria Martini si aggiungerà Michele Marangi, media educator e docente dell’Università Cattolica di Milano, in un incontro dedicato a giovani e adulti dal titolo “Virtuale è reale: sensibilizzazione sull’uso delle tecnologie e sulla violenza di genere online”.

Entrambi gli appuntamenti si svolgeranno in Auditorium comunale.

Un lungo cammino da proseguire assieme

Avviata a maggio 2023, “Il paese che educa” è un’iniziativa che si propone di mettere in pratica i principi educativi fondamentali già racchiusi nel Patto Educativo Territoriale, testo realizzato coralmente da amministratori comunali, esperti dell’Ulss, insegnanti, rappresentanti delle varie associazioni maranesi, nonché da ragazze e ragazzi maggiorenni del Comune di Marano Vicentino. Concepito come un vero e proprio piano educativo collettivo, il Patto funge da bussola per tutti i vari incontri culturali svoltisi fino ad ora e per quelli in programma fino al 2025. Uno lo scopo finale: la costruzione di una cittadinanza più consapevole, sana, inclusiva e più rispettosa verso l’ambiente e gli altri.

Il progetto ha finora coinvolto attivamente più di 200 adulti, tra insegnanti, educatori/trici, genitori, allenatori, membri di associazioni e cittadini, con l’obiettivo di rafforzare le competenze della comunità sui temi importanti per l’educazione dei giovani attraverso incontri serali e attività formative organizzate da esperti. “Il paese che educa”, però, riguarda direttamente anche i più giovani: sono già 350 i ragazzi che, nell’arco della prima annualità, hanno partecipato agli incontri a scuola o ai momenti laboratoriali dedicati alle nuove generazioni.

Per accompagnare i cittadini nelle varie tappe di questo cammino, sono state, inoltre, formate delle figure con uno speciale ruolo di mentoring. Si tratta di “attivatori di comunità” che, dopo aver partecipato ad alcuni incontri didattici curati da Fondazione Capta, si sono messe a disposizione per aiutare associazioni ed esperti durante gli incontri, fungendo da tramite con la cittadinanza.

Un progetto culturale a 360°

Molti sono stati i temi toccati dagli incontri fino a qui realizzati. Fra questi la cura dell’ambiente, di sé e del prossimo o l’utilizzo delle nuove tecnologie. Attorno ad ognuno di essi è stata sviluppata una rosa di iniziative che hanno visto partecipi ragazzi e comunità adulta, dapprima con incontri teorici, e poi con proposte pratiche e laboratoriali. Percorsi come “Multiculturalità ed educazione alla cittadinanza” e “Parità ed educazione alla cittadinanza” hanno permesso di riflettere su temi fondamentali quali l’inclusione, la valorizzazione e il rispetto delle differenze. Allo stesso modo, gli incontri con la pedagogista e autrice di “Si è sempre fatto così! Spunti di una pedagogia di genere”, Alessia Dulbecco, hanno aperto un dialogo intergenerazionale sugli stereotipi di genere e il loro forte impatto nella quotidianità. Anche gli appuntamenti dedicati alla cura dell’ambiente, svoltisi tra maggio e giugno, hanno arricchito la comunità, rendendo più salda la consapevolezza ecologica dei cittadini maranesi, istruendo a pratiche di sostenibilità e comportamenti più responsabili.

Sensibilizzare per prevenire

Gli appuntamenti di questo mese si inseriscono nel ciclo di incontri dedicato alla sensibilizzazione sull’uso delle nuove tecnologie, già avviato in collaborazione con operatrici e psicologhe esperte di violenza di genere online, nonché con l’Associazione Megahub. Quest’ultima ha organizzato diverse attività per insegnanti, genitori e gli studenti di diverse classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Marano Vicentino.

Il viaggio, dunque, prosegue in questa seconda annualità di progetto, dapprima concentrandosi sulla prevenzione della violenza di genere, e successivamente, proponendo nuovi percorsi di formazione per gli attivatori di comunità, coinvolgendo le realtà associative e informali del maranese, oltre ai singoli cittadini e cittadine.

Si invita tutta la comunità alla partecipazione alle attività e proposte previste.

Un ringraziamento speciale va ai numerosi partner del progetto: AmbarabàCiccìLibrò, Associazione Gruppo Impegno Sociale GIS Marano APS, Cooperativa Culturale Cinema Campana, Costruzioni Meccaniche Sottoriva SPA, Gruppo Escursionisti Maranesi, Istituto Comprensivo di Marano Vicentino, ODV Marano Solidarietà, Parrocchia Santa Maria Annunziata, Pro Marano, Raggio di Sole ODV, Spazio Culturale Rizzato, Viviamo Marano e SSDARL Alto Accademy.

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