Dialogo intergenerazionale e comunicazione positiva: quando le parole fanno la differenza
di samarcandacoop
Orientarsi nel mare della comunicazione tra persone giovani e adulte non è facile, né tantomeno scontato. Risiede proprio qui la nuova sfida de “Il paese che educa”, progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e avviato dal Comune di Marano Vicentino in collaborazione con le cooperative Samarcanda Onlus e Radicà Onlus. L’iniziativa, nata per dare un riscontro pratico a quanto teorizzato nel Patto Educativo Territoriale, dedicherà i prossimi due mesi ad alcuni incontri con specialisti su temi quali la violenza di genere e sugli usi corretti del linguaggio. Cinque gli appuntamenti organizzati, nell’ambito di un ciclo denominato “Tra il dire e il dialogare”:
- Mercoledì 19 febbraio il focus, condotto dalla psicologa e psicoterapeuta Marta Vincenzi, sarà “Questioni di genere?”;
- Mercoledì 26 febbraio Caterina Suitner, docente e ricercatrice di psicologia sociale presso l’Università di Padova, terrà un dibattito dal titolo “Non si può più dire niente?”;
- Martedì 11 marzo il docente dell’Università Cattolica di Milano, Michele Marangi, parlerà di come promuovere un dialogo più efficace tra giovani e adulti in “Dialoghi possibili: il linguaggio che unisce”.
Queste prime tre serate sono dedicate a cittadine e cittadini adulti. Diversamente, l’incontro di mercoledì 19 marzo apre le sue porte anche ai giovani, per aggiornare le linee guida del Patto Educativo Territoriale. Tutti questi primi quattro appuntamenti si terranno alle 20.30 in Auditorium comunale.
Per concludere questo ciclo di incontri, sabato 22 marzo, ore 9, sempre in Auditorium comunale, si terrà un laboratorio di confronto finale. Sarà l’occasione per tirare le somme sulle tematiche trattate e per delineare insieme le azioni e gli obiettivi futuri.
Un progetto che chiama a raccolta tutta la comunità
Avviata a maggio 2023, “Il paese che educa” è un’iniziativa che vede protagonista l’intera comunità. Adulti, giovani, studenti, studentesse, educatori ed educatrici: tutti hanno un ruolo attivo nella costruzione di una società più rispettosa verso l’ambiente, sé stessi e gli altri. Il cammino prosegue, accompagnato non solo dai relatori professionisti, bensì anche da attivatori di comunità, figure rivestite di uno speciale ruolo di mentoring che, dopo aver partecipato ad alcuni incontri didattici curati da Fondazione Capta, si sono messe a disposizione per aiutare associazioni ed esperti durante gli incontri.
Tra il dire e il dialogare, per un futuro migliore
Il ciclo di incontri che avrà luogo nei mesi di febbraio e marzo si inserisce in un progetto culturale ricco di spunti fondamentali, alcuni dei quali sono già stati toccati e approfonditi nei mesi precedenti. La cura dell’ambiente, di sé e del prossimo; l’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie e i pericoli conseguenti al loro uso errato. E ancora, il dialogo intergenerazionale su temi come parità in tutte le sue sfumature, o l’educazione alla sostenibilità e alla multiculturalità. La chiave per intraprendere tutti questi approfondimenti è sempre la stessa: la comunicazione positiva, in grado di abbattere ogni barriera generazionale.
Il viaggio del “paese che educa” prosegue e chiama in campo tutta la comunità maranese.
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