Il ruolo delle operatrici: una crescita condivisa con bambini e famiglie
di Il Buon Inizio
Continuano ad arrivare richieste di iscrizione ai servizi dei due hub “Il Buon Inizio” di Locri e S. Luca. Un attestato di fiducia da parte delle famiglie. Ma dove gira il cardine che fa cambiare tutto? Che favorisce la creazione di questo clima di fiducia? Sono le operatrici: Le figure fondamentali nel creare un processo relazionale progressivo, in cui i genitori, osservando la loro competenza professionale e la risposta positiva dei bambini all’ambiente educativo, sviluppano sicurezza nell’affidamento dei propri figli. È’ proprio questo ambiente di fiducia ad assumere un aspetto fondamentale per il benessere emotivo e lo sviluppo armonioso dei piccoli, sostenuto da teorie psicologiche come l’attaccamento sicuro e la co-regolazione emotiva.
Abbiamo raccolto le testimonianze delle operatrici per comprendere il loro processo di crescita personale e professionale. Sviluppano competenze emotive e pedagogiche arricchendosi ogni giorno anche grazie all’interazione continua con i bambini e le famiglie, elaborano le proprie esperienze tramite riflessione critica, gestione emotiva e apprendimento relazionale, tutto questo le porta a filtrare sensazioni di empatia, stress e soddisfazione. Anche per loro il progetto determina un percorso di miglioramento, migliorando le loro capacità di rispondere ai bisogni individuali e collettivi che emergono dal contesto educativo in cui operano. Un percorso che contiene molte emozioni e che garantisce ai bambini quello “sguardo di cura” di cui hanno bisogno.
Il lavoro delle operatrici è un vero e proprio viaggio di scoperta reciproca, che si sviluppa attraverso la cura del singolo bambino, la creazione di un ambiente sicuro e accogliente, e un costante dialogo con le famiglie.
La costruzione di un legame di fiducia
Come racconta Teresa, l’inizio del percorso è segnato dal delicato momento dell’inserimento.
Le dinamiche di fiducia si sviluppano pian piano, giorno dopo giorno. I pianti dei primi giorni, che segnano spesso l’inizio di un percorso educativo per bambini così piccoli, si trasformano pian piano in sorrisi e in un’accettazione sempre più spontanea del nuovo ambiente. I bambini, accompagnati dall’attenzione delle operatrici, si inseriscono in una routine che li aiuta a sentirsi sicuri e autonomi.
L’importanza della routine e della cura
La routine è, infatti, fondamentale per i bambini e le bambine che frequentano un servizio educativo. . Ogni attività, dal momento del gioco a quello della merenda, è progettata per sostenere lo sviluppo senso-motorio e sociale dei piccoli. Queste attività apparentemente semplici, come mettere a posto i giochi o condividere la merenda, sono pensate per insegnare il rispetto delle regole, la collaborazione con i compagni e l’attenzione per l’ambiente circostante.
Non mancano, ovviamente, i momenti di affetto e coccole, essenziali per rafforzare il legame emotivo tra operatrici e bambini. L’attenzione al benessere emotivo dei piccoli è una componente fondamentale del progetto, come dimostrano le piccole grandi emozioni che le operatrici vivono quotidianamente: un bambino che corre con le braccia tese in cerca di un abbraccio o un gruppo di piccoli eroi che salutano mamma e papà con orgoglio, pronti ad affrontare la giornata.
Il dialogo con le famiglie: una collaborazione che fa la differenza
Un altro aspetto centrale del lavoro delle operatrici è il rapporto con le famiglie. La fiducia che si instaura con i genitori è un fattore determinante per il successo del progetto. Come raccontano Rossana e Federica, molti genitori arrivano al “Buon Inizio” con dubbi e insicurezze, spesso chiedendo consigli su come gestire i comportamenti dei bambini a casa, su questioni legate all’alimentazione o alla gestione delle emozioni. È proprio in questo scambio costante che le operatrici rafforzano la comunicazione e la fiducia con le famiglie, favorendo, insieme, il benessere dei più piccoli:
Non va sottovalutato il ruolo delle famiglie già coinvolte nei progetti precedenti, che spesso diventano un ponte per i nuovi arrivati. Come racconta la prima operatrice, alcuni genitori che hanno affidato più di un figlio al progetto hanno iniziato a consigliare a altri genitori di fare lo stesso, riconoscendo nel “Buon Inizio” un’esperienza di valore. Questo passaparola è una testimonianza tangibile del successo del progetto, che si basa non solo sulla competenza delle operatrici, ma anche sul rapporto di fiducia e collaborazione instaurato con le famiglie.
La crescita delle operatrici all’interno del progetto
Le operatrici stesse vivono un percorso di apprendimento e crescita personale e professionale. Lavorare con bambini nella fascia d’età 0-6 anni richiede competenze specifiche, ma anche una grande capacità di adattamento e una continua riflessione sul proprio approccio educativo. Come sottolinea Luisa, ogni giorno con i bambini è una nuova avventura, una scoperta che arricchisce anche chi si occupa di loro.
La capacità di rispondere alle esigenze individuali di ogni bambino e di sostenere i genitori nelle loro competenze genitoriali dimostra come le operatrici siano figure chiave.
Articolo a cura di Raffaella Rinaldis referente comunicazione Civitas Solis, partner implementatore del progetto nella Locride