Scheda Progetto
Soggetto Responsabile
C.I.P.A. Onlus – Centro di Informazione Prevenzione e Accoglienza
Localizzazione degli interventi
Arielli (CH); Bucchianico (CH); Canosa Sannita (CH); Casacanditella (CH); Crecchio (CH); Fara Filiorum Petri (CH); Filetto (CH); Giuliano Teatino (CH); Guardiagrele (CH); Orsogna (CH); Ortona (CH); Pennapiedimonte (CH); Poggiofiorito (CH); Pretoro (CH); Rapino (CH); Roccamontepiano (CH); San Martino sulla Marrucina (CH); Tollo (CH)
Importo deliberato
335.000 euro
Partenariato
Associazione Viviamolaq, Accademia dello Spettacolo di De Guglielmo Gabriele, Associazione Affid@ti, Associazione Riqua, Associazione sportiva dilettantistica Gio Basket Ortona, Comune di Guardiagrele, Comune di Ortona, Condividiamo – Associazione di Famiglie Adottive e Affidatarie, Istituto Comprensivo n. 1 Ortona, Istituto Comprensivo n. 2 Ortona, Istituto Comprensivo Statale di Orsogna, Istituto Comprensivo Statale N. Nicolini di Tollo, Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo, Officina Genitori-Istituto Comprensivo n.1 Ortona, Regione Abruzzo
Sintesi
Il progetto, localizzato nel Comune di Ortona e in 17 Comuni interni della provincia di Chieti, intende potenziare la comunità educante attraverso l’attivazione di reti territoriali intercomunali di agenzie educative, servizi e persone che cooperino per contrastare la povertà educativa, intesa soprattutto come assenza di opportunità educative e diffuso disagio sociale. È prevista l’implementazione di tre linee di azioni complementari che, intersecandosi, vadano a incidere contestualmente su tutte e tre le aree fondamentali della vita dei minori: scuola, famiglia e territorio. Nello specifico si prevede di attivare un doposcuola intergenerazionale per il recupero di gap formativi; dei laboratori permanenti ospitati all’interno degli istituti scolastici in orario extracurricolare che rafforzino le competenze cognitive, digitali, STEM ed espressive dei minori; degli interventi di educativa di strada e di promozione della lettura; delle attività di supporto alla genitorialità tramite l’attivazione di una rete di “famiglie amiche” che promuova forme di auto-muto aiuto, come l’“affido light”; l’attivazione di un centro diurno per minori in situazione di disagio, in cui saranno organizzate attività sportive e laboratoriali e, infine, un laboratorio di architettura partecipata per la riqualificazione di luoghi di aggregazione spontanea di minori e famiglie e la valorizzazione di spazi scolastici esterni. I destinatari dell’intervento sono circa 1.190 minori e 300 nuclei familiari.