centrOrtona
di VIVIAMOLAq
Il laboratorio intergenerazionale di architettura partecipata centrOrtona è stato svolto negli Istituti Comprensivi 1 “M. Serao” e 2 “F.P. Tosti” di Ortona (CH) nel corso degli anni scolastici 2019 e 2020. Articolato in 3 cicli, ha coinvolto oltre 70 tra studentesse e studenti oltre che famigliari e docenti in rappresentanza della comunità educante.
Il tema progettuale che ci ha accompagnati in questa esperienza, e che abbiamo usato come collante tra i vari cicli, è stato l’analisi dello spazio, prestando molta attenzione alla questione del verde urbano. Il lavoro è stato organizzato nel solco di un processo partecipato, ponendo sempre al centro del fare una pratica di ascolto reciproco e confronto, di condivisione delle idee e delle proposte, per arrivare ad un risultato costruito sulla base delle necessità e delle sensibilità di tutti gli attori coinvolti nei laboratori di progettazione.
Da qui si sono articolate le varie esperienze di laboratorio, declinate in rapporto a quello che avrebbe dovuto essere l’output richiesto dal singolo progetto.
Il primo ciclo di attività ha coinvolto studenti delle classi 5* elementare dell’I.C.2 che si sono misurati con la scala del parco urbano, all’interno del quartiere Fontegrande di Ortona.
L’impianto metodologico del laboratorio è stato strutturato in modo da accompagnare gli studenti in un percorso: prima tappa il riconoscimento dello spazio e delle sue diverse caratterizzazioni generali (naturale/antropizzato, pubblico/privato, permeabile/intercluso); una volta conquistati gli strumenti utili per l’analisi, abbiamo fissato i punti intermedi di controllo cercando una corrispondenza tra le i desideri e le caratteristiche ideali immaginate dagli studenti con la realtà dei parchi cittadini, per arrivare così al sopralluogo nell’area di progetto dove abbiamo proposto una giornata di rilievo architettonico e progettazione sul campo. La conclusione del nostro percorso si è concretizzata a scuola dove abbiamo immaginato tutti insieme un nuovo assetto funzionale ed una trasformazione estetica del parco urbano di Fontegrande, proposte che sono state presentate durante un evento pubblico guidato dagli stessi studenti.
Il secondo ciclo di attività ha coinvolto ancora studenti delle classi 5* elementare, questa volta dell’I.C.1, che hanno affrontato il tema progettuale della trasformazione del giardino interno al plesso scolastico. Anche in questa occasione siamo partiti dal riconoscimento degli spazi pubblici a carattere naturale e dall’analisi delle loro caratteristiche in relazione alla possibilità di utilizzo degli stessi da parte della collettività. Da questa analisi che ha coinvolto diversi ambiti della città (dall’esplorazione del quartiere della scuola fino alla scoperta puntuale dei vialetti privati di palazzi residenziali) abbiamo tracciato dei profili comuni di questi spazi e provato a portare dentro il giardino della scuola quelle caratteristiche o tendenze d’uso che fanno di un giardino uno spazio qualificato e stimolante. Le attività di laboratorio si sono divise tra analisi e ricerca, progettazione di gruppo ed esplorazione dello spazio fisico, confronto delle proposte e realizzazione di plastici di studio; l’attività conclusiva è stata quella di unire tutte le idee in una proposta unica che accogliesse tutti i desideri e le indicazioni fornite dagli studenti. Dall’agorà al tavolo di lavoro comune, passando per la realizzazione di un orto di piante aromatiche e la piantumazione di siepi.
L’ultimo tassello del progetto è stato posto sotto forma di sorpresa anche per provare a superare con un sorriso il periodo di restrizioni dovute alla pandemia: un grande percorso didattico che è un gioco disegnato a terra sulla passerella che dal parcheggio conduce all’interno del giardino, proprio nel settore riprogettato durante i laboratori di progettazione partecipata.
Il terzo ciclo avrebbe dovuto coinvolgere studenti delle classi 2* media dell’I.C.1 ma purtroppo non siamo stati in grado di portarlo a termine, bloccati dall’esplosione del pericolo pandemico e dal conseguente lockdown. Il tema che avremmo voluto affrontare riguarda la trasformazione di un’aula polifunzionale sotto utilizzata in una nuova biblioteca che potesse accogliere anche funzioni collettive di tipo ludico o di aula studio. Abbiamo fatto un solo laboratorio con gli studenti nel corso del quale abbiamo introdotto quella che sarebbe stata la nostra idea di processo basandoci sullo schema del “processo creativo” di Bruno Munari e iniziato, così, a prendere le misure fisiche ed emotive di quello spazio che immaginavamo di poter stravolgere e rinnovare. Con il confinamento e l’inevitabile distanza abbiamo provato ad organizzare video lezioni e tutorial per la progettazione di questo spazio interno proponendo esempi di spazi realizzati ed esercitazioni pratiche ma un pò per mancanza di esperienza, un pò per le oggettive difficoltà e carico di stress a cui gli studenti sono stati sottoposti, ci siamo visti costretti a sospendere l’attività seppur con grande rammarico.
è possibile consultare il racconto per immagini delle nostre attività su:
www.viviamolaq.com/centrortona
www.youtube.com/viviamolaq
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