Scheda Progetto
Titolo: Grazia sotto pressione – percorsi di cittadinanza rivolti a minori in grave povertà educativa e sociale coinvolti in modo diretto o indiretto nei circuiti di prostituzione
Territori: Napoli (NA)
Importo deliberato: € 900.953
Soggetto Responsabile: Dedalus Cooperativa Sociale
Partenariato: Università Commerciale “Luigi Bocconi”, Associazione Capone Bungtbangt, Comune di Napoli, Priscilla Associazione di Volontariato, Agedo Palermo A.V., Casba Società Cooperativa Sociale, Dedalus Cooperativa Sociale, Lab.In.S. Società Cooperativa Impresa Sociale, Associazione Dinamiche, Con Officine Gomitoli, Istituto Comprensivo Statale Bovio Colletta di Napoli
Sintesi
La proposta, localizzata a Napoli, nei territori della IV municipalità (Piazza Garibaldi, centro direzionale) e in alcuni quartieri periferici (Pianura), mira a intervenire sulle situazioni di grave povertà educativa e socio-economica vissuta da minori inseriti in contesti familiari coinvolti in circuiti di prostituzione e/o grave sfruttamento.
La proposta intende attivare Patti educativi di cittadinanza: interventi e programmi individualizzati definiti, a seconda dei casi, sulla base dei bisogni, delle attitudini, dell’età e delle condizioni di contesto dei minori raggiunti, costruiti sia con il minore sia, quando possibile, con il suo nucleo familiare.
Le azioni dovrebbero favorire il protagonismo dei minori presi in carico, svelando la “grazia” rappresentata dai loro talenti, attitudini e desideri, offrendo loro occasioni educative, socioculturali, formative, anche finalizzate all’inserimento lavorativo, promuovendo il recupero di rapporti positivi con gli adulti e il contesto in cui vivono.
La strategia sarà sostenuta dal lavoro di networking a livello locale (servizi sociali e sanitari, istituzioni, operatori culturali, imprenditori) e punterà sul coinvolgimento attivo delle famiglie, sostenendone il ruolo di cura nei percorsi di vita, crescita e formazione dei loro figli. L’intervento si propone di coinvolgere 150 minori 6-17 anni migranti e italiani, di cui circa 75 già coinvolti in situazioni di prostituzione/grave sfruttamento o a rischio per l’estrema vulnerabilità familiare.